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Il primo anno (intero) di Scannapieco a Cdp: finanziamenti “record” e 2,5 mld di utile

Il 2022, primo anno ‘intero’ di Dario Scannapieco alla guida di Cassa Depositi e prestiti (l’ex vicepresidente della Bei è arrivato a metà 2021), si chiude con numeri che, per l’Ad, testimoniano come la strategia seguita finora sia quella giusta per riempire i vari “gap” di un Paese che continua ad affrontare, contemporaneamente, transizione ecologica e digitale.

Questo nonostante un anno difficile dal punto di vista economico, ma anche influenzato dalle conseguenze della situazione geopolitica: tra le cifre tirate fuori dall’Ad durante la conferenza di presentazione del bilancio 2022 di Cassa (80 mld di investimenti attivati, “un risultato storico”, e 2,5 mld di utile i dati più significativi), l’Ad cita anche la “sgradita attenzione” hacker verso Cdp e i crescenti ‘episodi’ cyber registrati (e neutralizzati) durante l’anno: 640mila in tutto. Con provenienza, dice, frequentemente dall’Est Europa.

Nonostante le difficoltà ‘macro’, però, Scannapieco è soddisfatto.

Hanno funzionato, dice l’Ad, i tre pilastri del Piano su cui si basa l’attività di Cdp: strumenti finanziari a sostegno dei settori strategici del Paese; advisory (il sostegno alle amministrazioni titolari degli interventi del PNRR, soprattutto) e gestione di fondi terzi (concetto caro a Scannapieco e collegato a quel ruolo di leva di investimenti che vuole per Cdp) a beneficio soprattutto della Pa; strategie settoriali e policy di finanziamento e investimento in maniera da massimizzare l’impatto sul territorio.

Stanno funzionando, sostiene Scannapieco, le mosse su Ansaldo Energia (mentre l’Ad si limita a un “stiamo lavorando” su Tim): “Il processo di ristrutturazione di Ansaldo Energia è concluso”, dice facendo riferimento alla partecipazione tramite Cdp equity, che quest’anno ha mosso in tutto più di 5 mld di euro, e lodando il lavoro di azionisti, personale e management (nuovo vertice incluso) di Ansaldo.

Ha funzionato, e funzionerà, è convinto Scannapieco, la dimensione globale scelta da Cdp (che lavora all’apertura di nuove sedi in giro per il mondo), il lavoro con gli investitori internazionali (per questo il recente tour Usa della squadra di Cassa) e il “salto di qualità nel rapporto con Bruxelles”, dice l’Ad, ma anche il lavoro sulla crescita dell’universo del venture capital italiano, fondamentale per accelerare l’innovazione e al quale manca, come al resto d’Europa, una vera dimensione di “scale-up”, cioè il sostegno finanziario nelle fasi più avanzate di crescita. Per questo Cdp sta lanciando il fondo “large ventures”, dice Scannapieco.

La conclusione è che “abbiamo posto le basi per superare gli obiettivi del Piano Strategico 2022-2024”, ha detto l’Ad. Ora, l’obiettivo è “continuare” a sostenere il Paese. Infatti, oltre al bilancio, il CdA ha anche approvato nuove operazioni a favore di imprese, territori, infrastrutture e cooperazione internazionale per un valore complessivo di circa 2,5 mld di euro.

“Per rispondere più efficacemente alle esigenze del territorio e delle comunità, nell’ultimo anno Cassa ha inoltre avviato una trasformazione nella propria operatività e ha saputo ancora una volta fare la sua parte, rinnovandosi pur rimanendo fedele al suo ruolo di istituzione a servizio del Paese”, ha detto l’Ad. Per rimarcare il concetto, durante la conferenza si è soffermato a lungo su una slide, testimonianza dell’impatto sul territorio: un italiano su due, racconta, vive in Comuni che hanno beneficiato di finanziamenti Cdp che  ha anche comunicato di aver registrato l’1,7% di incidenza sul PIL, 62 miliardi di euro di valore di produzione attivata, e “470mila occupati creati o mantenuti”, come rimarcato dallo stesso Ad.

Cdp, l’impatto sul territorio

Cdp, i risultati 2022

Il bilancio 2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti racconta come sia in crescita l’utile: 2,5 mld per Cdp Spa, +0,1 rispetto al 2021, 6,8 mld il consolidato (+1,5) anche grazie alle partecipate (soprattutto Eni).

Sul primo dato, Cdp ricorda come nel 2021 si fossero oltretutto registrate plusvalenze maggiori, grazie alle cessioni di titoli in portafoglio per circa 430 mln.

Tra i dati più importanti, senza sostanziali segni più quello del risparmio postale che si attesta a 281 miliardi. Mentre sempre per quanto riguarda la raccolta è continuato il percorso verso la sostenibilità: con l’emissione del Sustainability Bond, per un ammontare pari a 750 milioni di euro, destinato a promuovere iniziative green e social, e il perfezionamento del primo Sustainability-Linked Repo, 500 milioni di euro a favore di forme di investimento ESG.

Ma i leader di Cdp (Scannapieco e il presidente Giovanni Gorno Tempini, tra gli altri presenti nella conferenza di via Goito) si concentrano sui numeri che raccontano meglio l’impatto sul territorio. E si soffermano così su altri dati:

  • I crediti in aumento a 120 mld di euro (114 mld nel 2021, +5%), principalmente in virtù dei finanziamenti alle imprese;
  • Il patrimonio netto a 25,7 miliardi di euro, in crescita rispetto a fine 2021 (+2%) grazie all’utile.
  • Gli investimenti attivati, in aumento a circa 80 mld di euro (35 miliardi nel 2021, +126%), con un effetto leva di 2,6 volte le risorse impegnate: ovvero 30,6 miliardi (23,8 miliardi nel 2021, +28%). Un risultato raggiunto grazie all’attrazione di risorse di investitori e co-finanziatori terzi, specifica Cdp.

C’è anche qualche segno meno: il totale attivo risulta pari a 401 miliardi di euro (-3% rispetto al 2021). Secondo Cdp le disponibilità liquide e altri impieghi di tesoreria, pari a 167 miliardi, sono in contrazione rispetto al dato registrato a fine 2021 “principalmente per la riduzione degli stock di impiego e raccolta di breve termine, attuata in particolare nella seconda parte dell’anno in logica di asset-liability management dato il nuovo scenario dei tassi”.

La raccolta intanto si attesta a 371 miliardi di euro, in riduzione del 3% rispetto al 2021. Nello specifico la raccolta postale è pari a 281 miliardi, sostanzialmente stabile; la raccolta da banche e clientela pari a 73 miliardi, “in riduzione rispetto a fine 2021 principalmente per la citata contrazione degli stock di raccolta e impieghi di breve termine nella seconda parte dell’anno”, e la raccolta obbligazionaria pari a 17 miliardi, “in diminuzione rispetto all’anno precedente principalmente per le scadenze obbligazionarie registrate nell’anno, solo parzialmente compensate dalle nuove emissioni, e per la riduzione dei commercial paper”.

Giovanni Gorno Tempini e Dario Scannapieco
Giovanni Gorno Tempini e Dario Scannapieco

Cdp, datemi una leva…

Il concetto di leva torna più volte nelle parole di Scannapieco: attivare 80 mld usandone 30,6 significa un effetto leva di 2,6 volte, grazie all’attrazione di risorse di investitori e co-finanziatori terzi.

Ecco le risorse impegnate da Cdp per ‘attivare’ quegli 80 mld:

  • 15,3 mld sul sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, con l’iniziativa a favore dell’accesso al credito delle piccole e medie imprese tramite la sottoscrizione di un nuovo accordo con MCC e FEI per aumentare di 6,4 miliardi l’impegno di CDP in favore del Fondo di Garanzia per le PMI e la promozione dei canali di finanza alternativa a sostegno di PMI e Mid-Cap italiane, con 70 operazioni realizzate tramite programmi di Basket Bond in partnership con altri Istituti finanziari “che hanno portato a emissioni del valore complessivo di circa 400 milioni di euro”, dice Cdp.
  • 5,5 mld per la Pa, con la concessione alle regioni di 2,1 miliardi per il rifinanziamento del debito a condizioni più favorevoli e il sostegno alle realtà accademiche per la riqualificazione degli spazi per la ricerca e la didattica attraverso finanziamenti per oltre 200 milioni di euro.
  • 5,3 mld sull’Equity, con i nuovi investimenti in settori strategici, anche nell’ambito della transizione energetica (tra cui l’investimento in GreenIT) e digitale (tra cui gli investimenti in GPI, Maticmind e Polo Strategico Nazionale);
  • 3,7 mld alle infrastrutture, con il sostegno all’ammodernamento del terminal del porto di La Spezia e il contributo alla costruzione e la gestione di due parchi eolici in Puglia tramite la partecipazione a un’operazione di project finance con un finanziamento di 66 milioni di euro.
  • 600 mln alla Cooperazione internazionale e finanza per lo sviluppo, con il sostegno alla realizzazione di investimenti sostenibili in Africa tramite finanziamenti per 250 milioni di euro a Istituzioni Finanziarie Multilaterali e Banche Pubbliche di Sviluppo e il sostegno alla crescita delle imprese operanti in Africa e nei Balcani occidentali tramite l’investimento in due nuovi fondi per un importo complessivo dell’intervento CDP pari a circa 50 milioni di euro.
  • 132 mln nel settore del Real Estate con la liberazione di oltre 200 milioni di risorse, per effetto di cessioni immobiliari già realizzate o in corso di perfezionamento, in applicazione del principio di rotazione del capitale e la realizzazione di circa 900 nuovi alloggi sociali a favore di oltre 2.400 beneficiari, tramite progetti promossi dal Fondo Investimenti Abitare (FIA);
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