Cerca
Close this search box.

Il futuro della mobilità tra tecnologia e sostenibilità al Forum Innovazione

forum innovazione fortune italia

L’innovazione in mobilità significa tecnologia, ma anche e soprattutto sostenibilità. Due concetti chiave di cui si è parlato a lungo durante il panel “La mobilità delle persone, la logistica e il trasporto merci”  svoltosi il 3 maggio al II Forum Innovazione realizzato da Fortune Italia, in collaborazione con Smart Puglia alle Ogr Torino.
Si è cercato di evidenziare le problematiche economico-finanziarie di politica industriale e di sostenibilità economica relative al passaggio da motorizzazione endotermica a nuove modalità di trazione (biocarburanti, elettrico, idrogeno). Alla tavola moderata da Carlo Medaglia hanno partecipato Dino Menichetti, Regional Manager Fercam e Presidente Fercam EchoLabs, Antonio Misiani, Membro X Commissione Senato della Repubblica, Tullio Patassini, Esperto Transizione Energetica, Lorenzo Pireddu, General Manager Italy Uber, e Carlo Tursi, Ceo Urban V.

Ad aprire il dibattito il senatore Misiani che ha approfondito il supporto dato dallo Stato tramite leve finanziarie come il Pnrr: “Io credo – ha detto – che la sfida principale per il nostro Paese e per i decisori di politica economia sia quella di costruire politiche industriali di accompagnamento a questo settore che aiutino l’automotive italiano, che è un pilastro del nostro manifatturiero, non solo a reggere l’impatto di questo cambio di paradigma, ma anche di cogliere le opportunità che si possono aprire anche per il nostro Paese. La transizione ecologica, la decarbonizzazione, la rivoluzione delle auto è copernicana e parte da un processo complessivo che sta investendo il mondo dell’auto. La guida autonoma poi è destinata a cambiare radicalmente il mondo dell’auto e il modo di chi lavora con questo mezzo. Le auto si stanno trasformando in computer con le ruote”. La decarbonizzazione del parco auto fa rima con elettrificazione, “anche se non è l’unica tecnologia che può garantire l’abbattimento delle emissioni, ma di fatto sta diventando quella fondamentale. È un settore che ha un enorme peso per l’economia italiana, che fattura oltre 90 miliardi di euro, oltre 5 punti e mezzo di pil e che dà lavoro a 180mila persone. Il settore è destinato ad essere attraverso nei prossimi anni da una vera e propria rivoluzione e credo sia parziale e miope approcciarsi di fronte a questo processo, limitandosi a fare resistenza passiva contro le decisioni che stanno venendo avanti in Europa”.

Si è passati poi ad investigare le problematiche relative alle attività day by day dei grandi player economici, con operatori di settore. “Per quanto riguarda i veicoli – ha detto Dino Menichetti, Regional Manager Fercam e Presidente Fercam EchoLabs la situazione è estremamente complessa perché c’è poca chiarezza sulla direzione effettiva che si vuole intraprendere tra elettrico, idrogeno, e-fuels, biocarburanti. Noi stiamo sperimentando tutte le soluzioni”. Menichetti si è soffermato sul tema economico e sulle difficoltà per gli operatori: “Per quanto riguarda l’elettrico, ad esempio, abbiamo un costo per i nostri mezzi pesanti di circa 5 volte in più rispetto ai veicoli a motore endotermico, oltre all’esigenza naturalmente di avere infrastrutture di ricarica importantissime. Abbiamo stimato che utilizzare un veicolo elettrico su un emissione di 600 Km al giorno, avrebbe un impatto in termini economici del 50% in più rispetto al costo del veicolo tradizionale (40.000 euro in più all’anno); per l’idrogeno di circa 150.000 in più all’anno. Il supporto da parte dello Stato ci permetterebbe sicuramente di velocizzare questo processo”.

forum innovazione

È stato poi il turno degli amministratori delegati delle società Urban V e Uber, per descrivere i nuovi scenari di mobilità delle persone in ambito urbano ed extra urbano. “Negli ultimi venti anni – ha affermato Lorenzo PiredduGeneral Manager Italy Uber – il parco auto del nostro Paese è aumentato di circa 40 milioni di unità (7 milioni in più rispetto a 20 anni prima), portandoci ad essere il secondo Paese in Europa per numero di auto per abitante (700 unità per mille abitanti). Aumenta il tempo che spendiamo nel traffico, naturalmente. C’è bisogno di rivedere i piani urbanistici, quindi ad esempio i famosi 15 minuti (un concetto urbano residenziale in cui la maggior parte delle necessità quotidiane dei residenti può essere soddisfatta spostandosi nel giro di poco tempo, ndr). E abbiamo sempre più necessità della sharing mobility”. Per Carlo Tursi, Ceo di  Urban V, “bisogna guardare le città non in 2D ma in 3D: sfruttare la terza dimensione offre opportunità in più per provare a contribuire a risolvere i problemi di congestione del traffico, di inquinamento e provare a portare la città di 15 minuti non soltanto avvicinando i servizi alle persone, ma anche rendendo le persone più veloci nel loro modo di spostarsi in città, quindi grazie alla mobilità aerea avanzata. Questo è possibile oggi grazie al progresso tecnologico di guida dei droni: si chiamano eVTOL (electric vertical take-off and landing, ndr) e sono incroci tra droni ed elicotteri, mezzi elettrici a decollo verticale che sono compatibili con i contesti urbani e densamente urbanizzati. Hanno bisogno di superfici limitate per il decollo e l’atterraggio ed essendo elettrici non solo non emettono sostanze inquinanti, ma sono anche molto silenziosi. In Urban V ci occupiamo di abilitare la transizione di questa nuova forma di mobilità gestendo e sviluppando l’infrastruttura di terra, i vertiporti”.

“È chiaro – ha concluso Tullio Patassini, esperto di transizione energetica – che se i costi di logistica sono molto superiori a quelli tradizionali, questi si riverseranno sui consumatori. E allora, giusto avere una transizione ecologica che sia compatibile e che sia positiva, ma sui modi e sui tempi è chiaro che abbiamo qualche elemento in più da dover affrontare”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.