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Generali-Cattolica, integrazione completata: nasce il primo operatore del mercato

giancarlo fancel

“Con l’integrazione di Cattolica siamo oggi l’operatore numero uno del mercato assicurativo italiano”: Giancarlo Fancel, country manager e ceo di Generali Italia, presenta così l’integrazione societaria (effettiva dal primo luglio) di Cattolica in Generali, tappa fondamentale di un percorso iniziato nel 2020 e che dà alla luce, come detto da Fancel, la prima compagnia in Italia nel ramo danni e nel ramo vita.

Cattolica Assicurazioni mantiene il suo brand, ma diventa una divisione di Generali Italia: dopo il completamento del processo di integrazione, viene conseguito con un anno di anticipo l’obiettivo di sinergie fino a 130 milioni di euro al termine del 2025, superiori alla previsione iniziale di 80 milioni.

L’operazione Cattolica, passata dall’Opa del 2021, rappresenta la più importante operazione di Generali Italia nell’ambito del piano strategico di Gruppo.

Giancarlo Fancel (nell’immagine in evidenza), Country Manager e Ceo di Generali Italia ha dichiarato che “con l’integrazione di Cattolica siamo oggi l’operatore numero uno del mercato assicurativo italiano: un motivo di orgoglio, ma anche una grande responsabilità verso tutti i nostri stakeholder”.

Fancel sottolinea che l’operazione è stata completata “in tempi molto rapidi. In questa importante fase di integrazione abbiamo avuto modo di arricchire reciprocamente l’expertise e le eccellenze, valorizzando le competenze delle persone di Cattolica. Attraverso il suo brand, Cattolica proseguirà a sviluppare il proprio business tradizionale, oltre ad un focus sui settori distintivi come agricoltura, enti religiosi e terzo settore. Con questa nuova organizzazione, valorizzando la complementarità dei rispettivi modelli di business, puntiamo a rafforzare la nostra offerta di prodotti e soluzioni innovative ai nostri 12 milioni di clienti”.

Generali Italia-Cattolica, le tappe

Il percorso di integrazione arriva quindi alla sua tappa decisiva a distanza di tre anni dall’avvio della partnership strategica siglata nel giugno del 2020 tra Generali Italia e Cattolica. L’obiettivo era quello di crescere in 4 ambiti: Asset Management, Iot, Salute e Riassicurazione.

Ecco le altre tappe:

  • Nell’ottobre 2020 Assicurazioni Generali è diventata il primo azionista di Cattolica sottoscrivendo un aumento di capitale di 300 mln di euro.
  • Un anno più tardi, Generali ha lanciato un’Opa sul capitale di Cattolica, completata poi con l’acquisizione dell’84,5% della compagnia.
  • Nel dicembre del 2021 è stato dato avvio al programma di integrazione e già otto mesi dopo sono state attivate le prime agenzie su sistemi, prodotti e processi di Generali.
  • A maggio 2023 è stato completato il rollout di prodotti, sistemi e processi Auto e Non Auto Retail su tutte le 750 Agenzie della Rete Cattolica.

Cosa sarà di Cattolica? Verona nuovo Polo di Generali

Per “rafforzare ulteriormente la struttura societaria e anticipare il conseguimento delle sinergie industriali”, si legge in una nota, a settembre dello scorso anno è stata decisa un’accelerazione del processo, anticipando l’integrazione al 2023. Al fine poi di risultare ancor più agili ed efficienti, è stata disegnata una nuova riorganizzazione societaria che ha portato alla fusione di Genertel in Cattolica e alla contestuale ridenominazione di Cattolica in Genertel, valorizzando la licenza mista (Danni e Vita) di Cattolica.

Il marchio Cattolica intanto resta sul mercato e continua ad offrire le sue soluzioni a tutti i clienti a 360 gradi, con un focus sui settori distintivi come agricoltura, enti religiosi e terzo settore. Il piano di roll-out di sistemi, processi e prodotti sulla Rete Cattolica resta confermato, insieme allo sviluppo dell’offerta di Cattolica nei settori di interesse. La sede di Verona diviene inoltre un Polo di Country, assumendo una rilevanza strategica: principalmente focalizzato per Cattolica sul business Danni e la Rete, le attività del business agro-alimentare e la Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore. Ospiterà anche le expertise e le capabilities operative di Cattolica che daranno servizio alle rispettive funzioni di Country.

Il percorso dell’integrazione, dicono da Generali, “si è fondato su 3 pilastri: visione condivisa, chiara e di lungo periodo focalizzata sulla sostenibilità per generare un impatto positivo sull’economia reale; generazione di valore per tutti gli stakeholder; mantenimento del brand Cattolica nell’interesse di territorio, dipendenti, clienti e agenti. Oltre all’adozione di modelli di business complementari, a determinare il successo dell’integrazione è stata soprattutto la comunanza di valori: valorizzazione delle persone; focus sul risultato; apertura al mondo da prospettive differenti; professionalità delle Reti distributive; attenzione al territorio e alle comunità”.

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