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AIDEA, sostenibilità e governance: ecco le sfide più grandi per le imprese

Sei relatori. Quattro donne e due uomini. La seconda giornata del 40esimo Convegno nazionale dell’Accademia italiana di economia aziendale (AIDEA) è cominciata nel segno dell’abbattimento del gender gap. “Anche il gender gap fa parte di quei temi che ostacolano la crescita del Paese”, ha ricordato a Fortune Italia Donata Vianelli, professoressa dell’Università di Trieste e membro AIDEA, che insieme al professore del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali Unica Andrea Melis ha coordinato la tavola rotonda dal titolo ‘Gli scenari internazionali: tendenze a livello globale’. Ospiti, per l’appunto, internazionali. Per ragionare insieme sui cambiamenti da mettere in atto e migliorare il dialogo tra mondo accademico e imprese. Perché, come commentato dal professore di Economia aziendale Unisa Valerio Antonelli: “Solo un dialogo che genera valore contribuisce allo sviluppo socio-economico di un territorio”.

Convegno AIDEA, l’importanza del dialogo tra mondo accademico e imprese

“Se fin dall’inizio definiamo la ricerca con l’obiettivo di creare impatto e quindi valore sulla società, questo attiverà una comunicazione positiva sull’azienda. Se invece la impostiamo in modo autoreferenziale, limiteremo la comunicazione. Il rischio è affannarsi a fare molta ricerca senza creare vero valore”, ha spiegato Vianelli.

Ospiti del dibattito – che si è tenuto nell’Aula delle lauree del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi di Salerno (nella foto in evidenza la ‘Piazza del Sapere’ del Campus – Christoph Biehl, Head Sustainability Centre Fisch Asset Management, Eva Boxenbaum, OMT Division Chair, Academy of Management, Stergios Leventis, International Hellenic University, Editor-in-Chief Journal of International Accounting, Auditing and Taxation, Katy Mason, presidente BAM (British Academy of Management) e Silviya Svejenova, Board of Directors – VP Research, IFSAM (International Federation of Scholarly Associations of Management).

“È importante che ad esporsi siano anche esponenti del mondo aziendale internazionale. L’industria dovrebbe utilizzare i risultati della ricerca e metterli in pratica. L’evidenza empirica che può essere fornita dagli articoli scientifici deve avere rilevanza pratica, cioè servire per migliorare una gestione che sia davvero sostenibile da un punto di vista economico, sociale e ambientale. Ma la comunicazione tra accademia e impresa non sempre è efficace“, ha sottolineato Melis. “Ci aspettiamo, anche grazie a occasioni di confronto del genere, che gli attori coinvolti dicano a noi accademici come agire per costruire nuovi modelli di sviluppo”.

Costruire

La parola d’ordine, oltre che ‘dialogare’, sembra essere proprio ‘costruire’. “Ci sono più rivoluzioni sotto ai nostri occhi e quando le cose cambiano è imperativo adattarsi. Dovrebbe venire naturale. Edificare una casa più resistente al vento”, ha detto a Fortune Italia la presidente BAM Mason. “Con più braccia, è più facile”.

Katy Mason, presidente BAM (British Academy of Management)

Sostenibilità e governance: le vere sfide per le imprese

Trasformazione digitale, ecologica, ambientale. Intelligenza artificiale. Ma per Christoph Biehl, le sfide più complesse per le imprese riguardano la sostenibilità. “È un tema su cui oggi si concentrano molto gli operatori del settore ma anche gli accademici”, ha chiarito a Fortune Italia. “Ciò è dovuto al ruolo che la sostenibilità gioca nel far fronte alle sfide del nostro tempo. Pertanto, la ricerca accademica all’avanguardia in questo settore è di interesse per l’industria e per la prossima generazione. Essere competitivi significa comprendere le sfide di domani”.

Per Silviya Svejenova invece, la difficoltà è modificare l’assetto della governance aziendale. La ‘cassetta degli attrezzi’ per gestire e dirigere l’azienda. “Per rispondere alle novità di un mondo in evoluzione c’è bisogno di leader dinamici che adottino modelli di governance diversi, con approcci strategici a lungo termine. Non volti soltanto a risolvere in modo temporaneo un problema”.

Un momento del convegno AIDEA 2023

“AIDEA in questo incontro ha messo insieme anime scientifiche e tendenze culturali. L’interrogativo che porta a farci è: quale impatto genera l’attività di ricerca sul mondo circostante? La varietà dei temi trattati e delle esperienze emerse dall’incontro rivela la ricchezza del dibattito che percorre AIDEA. Ricchezza che tutti gli aziendalisti italiani, ma non solo, sperano di restituire ai loro stakeholder”, ha concluso Antonelli.

 

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