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Lenovo vuole creare il vostro ‘gemello’ con l’AI: ecco perché

Uno dopo l’altro, da Lenovo a Nvidia ad Amd, alcuni dei Ceo che guidano la corsa del mondo tecnologico all’intelligenza artificiale si sono succeduti sul palco di Austin, in Texas, casa del Tech World, l’appuntamento annuale più importante per Lenovo. È qui che la multinazionale, impaziente di sfruttare la corsa all’intelligenza artificiale (come gli altri giganti presenti) ha presentato al mondo la sua ‘AI per tutti’ (dalle imprese ai consumatori) e la squadra di partner che nelle sue intenzioni permetterà di raggiungerla. Una nuova partnership durante il Tech World è stata annunciata proprio con Nvidia, l’azienda che più di tutte ha sfruttato la corsa all’AI, raggiungendo una valutazione da un trilione di dollari.

L’altra grande novità in casa Lenovo dimostra come l’AI potrà cambiare i nostri PC e telefoni: un AI twin, un assistente legato a doppio filo ai nostri dispositivi e funzionante anche quando non c’è una connessione Internet, grazie alla ‘compressione’ dei modelli di linguaggio naturale messa a punto dalla multinazionale. Intendiamoci, Lenovo non sta puntando a un suo ChatGpt. Ma vuole portare l’AI generativa più vicina a consumatori e imprese, personalizzandola. Creando dei ‘gemelli’ dei suoi utenti, appunto.

Il Ceo di Lenovo, Yuanqing Yang, parla di una “visione innovativa per fornire AI a tutti, persone e imprese, tutelando al contempo la privacy e la sicurezza dei dati”. Una visione celebrata insieme ai “principali attori dell’era dell’intelligenza artificiale. Insieme, porteremo la potenza dell’intelligenza artificiale a contribuire alla costruzione di un mondo più intelligente, inclusivo e sostenibile”.

Il pubblico del Tech World

Gli assistenti Ai personali e per le imprese

La dimostrazione di cosa può fare un assistente virtuale AI modellato sulle preferenze del suo ‘padrone’ è stata fatta direttamente sul palco del Tech World: l’assistente, con il suo dispositivo in modalità aereo, è stato in grado di proporre un piano di viaggio per un concerto, offrire diverse opzioni per vitto e alloggio basate sulle preferenze personali dell’utente, e mandare un invito ad altre persone con sullo sfondo un’immagine creata in tempo reale dall’AI. Così Lenovo ha presentato quello che secondo la multinazionale sarà il futuro dell’AI: assistenti personali e per imprese in grado di funzionare senza essere collegati alla rete, direttamente sui dispositivi.

La soluzione mostrata durante l’evento da Lenovo – per ora ancora un concept – si chiama AI Now, un assistente AI personale per PC. L’intelligenza artificiale in questo caso si basa totalmente sull’utente (lo ‘conosce’) e sul suo dispositivo: la conversazione tra voi e il chatbot, così, rimane privata, senza condivisione di dati al di fuori del dispositivo o del server locale.

L’altra versione del gemello creato da Lenovo è l’Enterprise AI Twin: applicazioni che hanno una conoscenza approfondita di un’azienda, prendendo informazioni dai suoi dispositivi e dal suo cloud. Gli sviluppi? Secondo la multinazionale l’AI Twin può aiutare i dipendenti a prenotare piani di viaggio conformi alle politiche aziendali, oppure supportare i team che si occupano delle forniture e che possono prevenire eventuali rischi per gli ordini dei clienti, come quelli legati al meteo e alle interruzioni nei trasporti. Ma le applicazioni sarebbero virtualmente infinite.

Secondo il Ceo di Lenovo “dobbiamo fare in modo che l’AI sia sicura, con gli Ai Twin per individui e imprese possiamo aiutare a usare le AI generative, proteggendo i dati”.

Il Tech World e la scommessa sull’AI

Riunire su un solo palco il gotha della tecnologia mondiale significa poter vedere da vicino alcune delle persone che decideranno come l’intelligenza artificiale cambierà le nostre vite, come verrà alimentata, come verrà usata: oltre al Ceo di Lenovo, anche il fondatore, presidente e Ceo di Nvidia, Jensen Huang e la presidente e Ceo di Amd Lisa Su.

Sul palco anche i motori, con il presidente e Ceo di Formula 1, Stefano Domenicali, la partnership sportiva più importante di Lenovo, presente anche sulle tute dei piloti MotoGp della Ducati. Tra gli interventi video anche quelli del presidente e CEO di Microsoft, Satya Nadella, il CEO e presidente di Qualcomm, Cristiano Amon, e il CEO di Intel, Pat Gelsinger.

Il Ceo di Formula 1, Stefano Domenicali, con il Ceo di Lenovo Yuanqing Yang

Lenovo, un gigante da 62 mld di dollari di fatturato e 77mila dipendenti, sottolinea da tempo di poter offrire qualsiasi cosa serva al consumatore e al lavoratore moderno, dai telefoni nelle vostre tasche al cloud al quale si connettono (un’offerta pocket to cloud, sintetizza da anni la multinazionale), dai laptop (è il primo produttore al mondo) ai server edge.

Il Tech World è servito a rimarcare che ogni elemento del suo portfolio sarà parte della strategia di Lenovo sull’intelligenza artificiale, che viene vista come un’opportunità di business enorme per il gigante mondiale dei PC, i cui conti soffrono il calo del mercato dei dispositivi. Il primo trimestre dell’anno fiscale 2023-2024 si è chiuso con un fatturato di 12,9 mld di dollari (-24% rispetto a un anno fa) e un utile netto di 191 mln di dollari (-66% rispetto a un anno fa).

Ad agosto Lenovo ha annunciato un investimento di 1 miliardo di dollari nell’innovazione dell’intelligenza artificiale, in tre anni. Lenovo dice di avere già 70 prodotti ottimizzati per l’AI a livello di infrastruttura, e 165 soluzioni verticali in Ai, ma l’intenzione ora è posizionarsi per gestire tutto il ciclo dell’AI generativa, con soluzioni apposite per portare quel tipo di intelligenze artificiali anche nell’edge computing.

Lenovo lavora già a dei PC costruiti per l’AI, con nuove architetture e nuovi processori. Il colosso tecnologico vede una grande opportunità nel mondo dei dispositivi: quando l’AI verrà integrata, sarà il momento per un grande ricambio per il mondo dei personal computer.

Mentre sperimenta nuove soluzioni per i consumatori per accelerare il processo, Lenovo si concentra anche sulle infrastrutture, grazie ai suoi server, che diventano sempre più importanti per alimentare la potenza di calcolo necessaria alle intelligenze artificiali generative.

Le alleanze per accelerare sull’AI

Le partnership con i giganti sono la via più breve per soddisfare la voglia delle imprese di semplificarsi la vita grazie all’intelligenza artificiale. Quelle di Lenovo con Microsoft, Amd e Nvidia sono in piedi da tempo. Ma l’avvento dell’AI generativa ha imposto un impegno ancora più grande. Ad Austin la multinazionale ha annunciato che non correrà la sua corsa AI da sola. Soprattutto nel caso del mercato delle imprese.

La Ceo di AMD (altro grande protagonista nel mercato dell’hardware costruito per l’AI) ha ricordato la “lunga storia di co-innovazione con Lenovo, dal ThinkSystem nel data center alle workstation ThinkStation e ai laptop ThinkPad”. Anche in questo caso la collavorazione verrà estesa:  “Siamo entusiasti di estendere la nostra collaborazione per potenziare soluzioni ottimizzate per l’intelligenza artificiale nel portafoglio di PC e data center Lenovo basati su processori AMD”. La generative AI può rendere tutti più produttivi, dice Lisa Su. “Il ritmo dell’innovazione è incredibile e non vediamo l’ora di fare molte altre cose insieme”.

La Ceo di Amd Lisa Su

Uno dei front runner nella corsa all’AI è, naturalmente, Microsoft, grande investitore di OpenAI, che ha sviluppato ChatGpt, e ha implementato la sua AI nei propri prodotti. E anche la partnership di Lenovo con Redmond è stata allargata. Tramite intervento video, il presidente e Ad Satya Nadella ha detto che “la nostra partnership di lunga data con Lenovo è così importante. Nel corso degli anni, abbiamo unito i dispositivi e i servizi Lenovo con la potenza della tecnologia per aiutare i clienti di tutto il mondo in ogni settore e in ogni ambito dell’economia. E insieme sfrutteremo questi investimenti per contribuire a promuovere il livello successivo di valore per i nostri clienti”.

La partnership con Nvidia

L’annuncio più importante ha riguardato però un altro ospite del Tech World. Sul palco di Austin, il presidente e Ceo di Lenovo Yuanqing Yang e il Ceo e fondatore di NVIDIA Jensen Huang hanno presentato una nuova partnership per far arrivare la potenza dell’intelligenza artificiale generativa a ogni azienda.

lenovo AI intelligenza artificiale Nvidia
I Ceo di Nvidia Jensen Huang, e di Lenovo, Yuanqing Yang, sul palco del Tech World.

In questo accordo Lenovo fornirà i sistemi integrati e le macchine che permettono l’elaborazione dati dell’intelligenza artificiale. Le aziende clienti di Lenovo e Nvidia avranno a disposizione quindi il cloud di Nvidia (chiamato AI Foundations) per creare le proprie AI e le macchine Lenovo (il server ThinkSystem SR675 V3 e la workstation ThinkStation PX) per poter supportare il carico di lavoro.

Le due società lavorano insieme anche al Lenovo AI Professional Services Practice, la parte di servizi che serve ad aiutare e aziende a implementare facilmente l’AI. “L’intelligenza artificiale offre possibilità entusiasmanti ma anche maggiore urgenza e complessità per i CIO di oggi”, ha affermato Ken Wong, Executive Vice President e President Solutions & Services Group di Lenovo.

Uno dei campi di collaborazione tra i due colossi è la guida autonoma: l’unità centrale di elaborazione di Lenovo verrà eseguita sulla piattaforma DRIVE Thor di Nvidia, il computer più potente al mondo per il settore dell’automotive.

Nvidia e Lenovo sono partner di vecchia data. “Abbiamo lavorato insieme da 25 anni e questa è la nostra iniziativa più importante”, ha detto Huang sul palco, spiegando come aumentare la potenza delle infrastrutture serva ad implementare i nuovi strumenti AI. Ad esempio, in futuro la ’Rag’, Retrieval augmented generation, permetterà di creare chatbot che di volta in volta verranno assemblati “come un team” per creare nuove applicazioni. Un processo per il quale sono stati scelti i server di Lenovo: “Non posso pensare a una partnership più adatta, perché il nostro raggio di azione, insieme, può portare questa tecnologia a tutti”, ha detto Huang, convinto che sia ormai nata un nuovo tipo di infrastruttura, una “AI factory: dieci anni fa l’output di una AI consisteva nel capire il significato dei dati. Adesso significa generare dati”.

Quanto è importante questo accordo? Un riassunto lo ha fatto proprio il Ceo di Lenovo, rispondendo a una domanda di Fortune Italia al termine dell’evento: “Con Nvidia siamo partner nel gaming, nelle workstation, negli high performance computer, ora passiamo anche all’AI. Inoltre, anche Nvidia ha obiettivi importanti sull’hybrid cloud”, e quindi anche sulle soluzioni Edge messe a punto da Lenovo. “Siamo alla massima estensione della nostra partnership”, dice il Ceo, che sottolinea che l’idea è anche quella di migliorare il “time to market”, i tempi di rilascio delle nuove soluzioni AI da parte delle aziende, facendo leva sulle tecnologie Nvidia, come il progetto MGX, creato per supportare i carichi di lavoro di intelligenza artificiale generativa più impegnativi.

Insomma, ha aggiunto il Cto di Lenovo, Yong Rui: anche in questo caso l’obiettivo è arrivare dal pocket al cloud, dai dispositivi ai servizi. E quindi all’AI per tutti.

Cosa significa ‘Ai per tutti’?

“Vedremo una rivoluzione dell’AI, e Lenovo è nella posizione per intercettare quella rivoluzione”, dice Luca Rossi, Executive Vice President e President Intelligent Devices Group di Lenovo al termine dell’evento nelle sessioni dedicate alle domande della stampa.

Non è un caso quindi se “AI for All”, tema del Tech World, è il nuovo slogan (naturalmente incentrato sul ‘must have’ odierno di ogni azienda tech, l’intelligenza artificiale) per la sua offerta pocket-to-cloud. Dai pc al cloud, ‘l’intenzione è far arrivare l’intelligenza artificiale in ogni cosa, e quindi a chiunque, dalle aziende alle persone. Un futuro ‘ibrido’ in cui i dati sono al sicuro e viene protetta la privacy.

I Ceo mondiali sono convinti che l’Ai rivoluzionerà il business, per questo proprio alle imprese vanno dedicati dei chatbot specifici, o, come li chiama Lenovo, dei Foundation model privati. Ne ha spiegato il senso il Cto di Lenovo Yong Rui, tecnologo di fama mondiale che ha contribuito allo sviluppo di molte tecnologie.

Un foundation model è un grande modello AI, con un numero di parametri paragonabile ai neuroni del cervello umano, che lavora su una grande quantità di dati e con un grande gamma di compiti possibili.

I Foundation model sono tre, dice il Cto: quelli ‘pubblici’ come ChatGpt, quelli privati e quelli personali, cioè per le aziende e per le imprese. Ed è su questi ultimi due che Lenovo sta puntando, nel quadro di una AI ibrida che includa tutti e tre i concetti, aperta a tutti i partner, e fondata su un unico approccio verso sicurezza e privacy.

“Il futuro dell’AI sarà ibrido, tra privato, pubblico e personale. E questo è perfetto per l’offerta di Lenovo, che va dalle infrastrutture ai dispositivi”. Negli ultimi mesi, spiega il Cto, il mercato dell’AI è cambiato: non più rivolto verso la costruzione di modelli linguistici, ma sul come usarli. Ed è in quella direzione che sta andando la multinazionale. Insomma, mentre vanno ancora definite le modalità con cui i twin di Lenovo verranno rilasciati sul mercato, “sicuramente Lenovo non svilupperà un suo ChatGpt”. Ma forse ha trovato il modo per farlo usare a tutti.

Pc, dati, AI: il futuro del tech secondo Yong Rui, Cto di Lenovo

 

 

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