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Né Google, né Microsoft: è Nvidia il vero vincitore della corsa all’AI

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Battere le attese, per le aziende Big Tech, è un’abitudine. E lo hanno confermato anche i conti del secondo trimestre del 2023 presentati questa estate, banco di prova finanziario importante per le strategie della grandi aziende americane nell’intelligenza artificiale. Ma a beneficiare di più dell’AI non è Google, alle prese con l’implementazione dell’AI nel suo motore di ricerca. Né Microsoft, che dopo aver messo le mani su ChatGpt ha lanciato il suo Copilot. Tra tutte, è stata una società esterna al tradizionale club delle Big tech a fare il botto grazie all’intelligenza artificiale: Nvidia.

Nei conti relativi al secondo trimestre del suo anno fiscale (terminato a luglio) il produttore di chip ha raddoppiato il fatturato, battuto tutte le attese degli analisti anche per il prossimo trimestre, e proclamato l’inizio di una nuova era del computing.

Nessuno ha beneficiato dell’avvento dell’Ai generativa quanto Nvidia, entrata di recente nel club delle aziende con una valutazione da 1.000 mld di dollari. È stata la prima società di semiconduttori a riuscire nell’impresa, e deve molto all’incremento della richiesta di Ai generativa e all’aumento del lavoro dei data center che servono ad alimentarla.

A far funzionare i data center sono proprio le Gpu assemblate da Nvidia: solo questa unità ha registrato 10,3 mld di dollari di entrate, superando anche stavolta le attese, con un aumento di quasi il 200% in due anni. I videogiochi, business tradizionale di Nvidia, valgono 2,49 mld di dollari.

Una nuova era

“Una nuova era del computing è cominciata”, ha detto Jen-Hsun ‘Jensen’ Huang (nella foto in evidenza), che ha fondato l’azienda produttrice di Gpu nel 1993, quando il business principale (ancora oggi in crescita) erano le schede grafiche e il settore del gaming.

Ecco qualche dato per capire perché il Ceo originario di Taiwan sia così sicuro di aver dato inizio a una nuova era:

  • Nel secondo trimestre del suo anno fiscale Nvidia ha raddoppiato i profitti a 13,5 mld. Gli analisti pensavano potesse arrivare a 11 mld.
  • Le entrate del secondo trimestre hanno sfiorato l’intero dato del 2021, da 16,7 mld di dollari.
  • Gli utili per azione sono aumentati di oltre il 400% a 4,29 dollari per azione. Anche in questo caso, battute le attese.
  • Nvidia ha anche pubblicato le previsioni per il terzo trimestre, rivedendole al rialzo: le entrate saranno più alte del 28% rispetto a quanto preventivato, a 16 mld di dollari.

 

L’ingresso nel club del ‘trilione’ di dollari spiega molto dell’ascesa di Nvidia, ma non tutto: dall’ultima trimestrale la sua quotazione è aumentata del 50%, addirittura del 225% dall’inizio dell’anno, secondo un’analisi di Gabriele Debach, analista di eToro.

Ma sono le previsioni sul prossimo trimestre, dice Debach, a confermare come “Nvidia sia il principale beneficiario dell’esplosione degli investimenti nell’intelligenza artificiale. È importante sottolineare che Nvidia stia ottenendo profitti notevoli da questo fervore nell’ambito dell’AI, con margini e redditività in costante crescita. I risultati di Nvidia confermano che l’intelligenza artificiale è una realtà concreta e segnano un punto di svolta cruciale non solo per l’azienda stessa, ma per l’intero settore tecnologico”.

Insomma, secondo l’analista i risultati di Nvidia assumono “quasi l’importanza di un vero e proprio evento macroeconomico”. Già a maggio i numeri di Nvidia erano stati straordinari, ma serviva un segno di continuità per convincere i mercati che il trend dell’AI (e la capacità dell’azienda di semiconduttori di sfruttarlo) è a lungo termine. Ora, con un secondo trimestre del genere e un terzo che promette di essere ancora più redditizio, i mercati sono stati accontentati.

I conti di Google e Microsoft

“A livello globale, le imprese stanno investendo ingenti risorse nell’AI, e Nvidia sta raccogliendo i frutti di questa crescente domanda. Ciò dimostra che il treno dell’AI sta avanzando a tutta velocità e i risultati attuali rassicurano gli investitori che questa tendenza non è un’esplosione temporanea, ma piuttosto un trend sostenuto nel tempo. I numeri non mentono: l’unico trend per l’AI è la curva in crescita”, dice Debach.

Le ultime trimestrali dei due principali player dell’AI generativa portata alla ribalta da ChatGpt confermano che gli analisti fanno fatica a stare al passo: sia Google che Microsoft hanno battuto le loro attese.

  • Alphabet, la holding di Google, ha chiuso il secondo trimestre (giugno 2023) con ricavi in aumento del 7% a 74,6 mld di dollari, quasi 2 mld in più rispetto a quanto si aspettava il mercato. L’utile è salito a 18 mld, dai 16 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso.
  • Microsoft (nel caso di Redmond quello che termina a giugno è il quarto trimestre del suo anno fiscale), ha alzato i ricavi dell’8% (a 56 mld) e l’utile del 20% a 20 mld, superando anche in questo caso le attese.

Eppure, se si va a guardare il dato delle valutazioni sui mercati, nessuno riesce a tenere il ritmo di Nvidia: mentre l’azienda di semiconduttori è cresciuta di oltre il 200% da inizio anno, Google e Microsoft in Borsa sono cresciute ‘solo’ del 46 e 34%.

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