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Ufficio studi Confapi: scarso ottimismo degli imprenditori e necessità di misure fiscali

imprenditoria giovanile

Un terzo degli imprenditori è pessimista in merito all’evoluzione del mercato nel prossimo anno. È quanto emerge dall’indagine interna realizzata dall’Ufficio Studi Confapi. Il 36,99% degli imprenditori si aspetta un rallentamento dei volumi di affari mentre 26,58% è ottimista e crede in una crescita. Il 22,19% ritiene che la situazione resterà pressoché stabile e un 12,33% dichiara che è difficile fare oggi una previsione.

È stato chiesto agli imprenditori quali siano le loro aspettative circa i livelli di produzione – ordini e fatturato. Per il 39,89% degli intervistati i livelli di produzione e di ordini saranno stabili, in aumento per il 22,87% del campione e in diminuzione per il 37,24%. Riguardo al fatturato – informa una nota di sintesi della Confederazione – il 36,64% si aspetta dei livelli stabili anche per il prossimo semestre, un 40,92% vede le stime dei volumi al ribasso e solo il 22,44% ne prevede un incremento.

Solo un terzo delle imprese – il 32,14% – dichiara di avere intenzioni di assumere nel prossimo trimestre a fronte di un 49,73% che lascerà invariati gli organici aziendali. Infine è stato chiesto agli imprenditori di dare un giudizio sulle misure più necessarie e urgenti per aumentare la competitività delle imprese.

La detassazione degli utili reinvestiti in azienda (37,17%), quella delle tredicesime (35,40%) e il taglio del cuneo fiscale lato imprese (33,02%) sono sicuramente i provvedimenti gli imprenditori auspicano possano trovare spazio nella Legge di Bilancio 2024. Significativa anche la percentuale di imprese che indica strategico aumentare le percentuali del credito d’imposta per fare investimenti 4.0.

Lo studio è stato condotto attraverso interviste mirate a un campione rappresentativo di 2mila imprese che aderiscono al sistema della Confederazione dislocate sull’intero territorio nazionale. Il campione è costituito prevalentemente da industrie manifatturiere dei settori della meccanica, della chimica, del tessile, dell’edilizia, dei trasporti, dell’agroalimentare e dei servizi e multiservizi.

L’indagine raccoglie informazioni sui principali indicatori economici aziendali quali la produzione, gli ordini, il fatturato, gli investimenti, l’occupazione e altre variabili economiche sulle piccole e medie industrie private italiane sul primo semestre del 2023 e sulle aspettative del secondo.

 

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