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La Gen Z traina il cambiamento culturale

Il mondo dell’editoria è da tempo considerato in crisi, oggetto di incentivi pubblici e tentativi di innovazione con nuovi modelli di business orientati al digitale. Tuttavia, quello che vediamo oggi è una fotografia diversa, in cui da un lato è chiara l’inversione di tendenza rispetto alle tradizionali abitudini di lettura, dall’altro il legame con la carta, non solo per quanto riguarda scolastica e usato, si conferma tra i più forti come dati di mercato. A patto che gli operatori riescano a innovare le strategie di comunicazione e coinvolgimento del pubblico più giovane.

La spinta post-Covid ha portato a una ripresa della fruizione di attività di intrattenimento e culturali soprattutto tra le nuove generazioni, incentivate dai social media che diventano sempre più un mezzo per avvicinarsi al libro (o per un autore o editore di farsi scoprire). A testimonianza di una situazione che si muove positivamente ci sono i recenti dati dell’Associazione Italiana Editori (AIE) che riportano una leggera crescita dell’editoria varia nei primi mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2022, con un confronto sempre a segno più sul 2019.

Queste cifre confermano un trend positivo le cui ragioni sono da ricercarsi sotto diversi aspetti. L’editoria è uno specchio della comunità, con essa si evolve e in ragione di essa definisce i propri valori e bisogni, da quello di aggregazione a quello di sostenibilità. Su quest’ultimo abbiamo notato negli ultimi anni un numero sempre maggiore di aziende e servizi che rispondono a esigenze di tutela ambientale, spesso ricorrendo all’incentivo dell’usato e riportando così il vintage in forte tendenza. L’economia circolare, recente cavallo di battaglia di tante realtà, è stata per noi un elemento identitario sin da quando siamo nati.

Arrivando ai giorni nostri, all’era della socializzazione e condivisione, dal nostro osservatorio privilegiato di catena di librerie indipendenti dal 1979, abbiamo assistito ad alcuni profondi cambiamenti che hanno ridisegnato il rapporto tra pubblico e libro. Sempre più cruciale è il ruolo di Gen Z e Millennials, che stanno dando nuovo respiro all’editoria, ispirando parte delle nostre scelte e dimostrando come la lettura sia tutt’altro che un’attività solitaria, e quanto invece un libro, una storia, un personaggio possano unire e far sentire parte di qualcosa di più grande.

Da qui l’idea di puntare molto sugli eventi dal vivo e sui nostri format come “Leggo Molto” e “Ritratti tra le righe”, pensati per coinvolgere grandi e piccini in occasioni di incontro capaci di intrattenere un pubblico nuovo: abbiamo avvertito la necessità di proporre qualcosa di diverso, innovativo e divertente, che arrivasse a chiunque, proprio come dovrebbe essere per la cultura.

Mantenere la nostra identità originaria ci ha permesso di poter valutare, in funzione di ciò che la nostra clientela ci richiede, che direzione prendere e su cosa puntare. Questo per noi è un grande vantaggio perché crediamo molto nell’ascolto e nel rapporto diretto che in tutti questi anni abbiamo stretto con i nostri lettori, prima nelle librerie di quartiere, ancora oggi punto di riferimento per comunità locali, poi nelle fiere – ad esempio al Salone del Libro di Torino, dove siamo presenti con il nostro stand, molto gremito – e infine sui social, dove da qualche tempo stiamo costruendo una presenza sempre più rilevante e costante.

È proprio sul rapporto con il pubblico che si fondano le nostre radici, da quando da studenti abbiamo colto un bisogno, trovare libri di studio a prezzi accessibili, e l’abbiamo trasformato in un’impresa, facendo di una passione un mestiere. Sono convinto del potere che le generazioni odierne hanno di cambiare la direzione del mercato: in loro si svela una forza di volontà vigorosa, un grande desiderio di far sentire la propria voce e un sincero bisogno di trovare un posto nel mondo, così come accadde a noi quattro, quarant’anni fa, quando cominciammo a distribuire testi usati sulle casse di frutta in Piazza Vetra a Milano.

A proposito di Libraccio

Nato nel 1979, Libraccio è presente con una delle più estese catene di librerie indipendenti in Italia: 60 punti vendita in 7 regioni. Specializzata in libri nuovi e usati, testi scolastici, libri fuori catalogo, rarità editoriali e modernariato, vanta ampio assortimento di cartoleria, dvd, cd, vinili, giocattoli e una linea di prodotti low cost a marchio Libraccio dedicati al corredo scolastico. È anche online con il sito Libraccio.it, leader in Italia nella vendita di libri di seconda mano e testi scolastici.

*Amministratore Delegato e tra i soci fondatori di Libraccio (nella foto in evidenza)

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