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Cisco e Ocse, insieme per una rivoluzione digitale inclusiva e sicura

Il digitale non è un privilegio per pochi, ma una necessità per tutti. E dalla volontà di promuovere un uso più responsabile e diffuso della tecnologia nasce la collaborazione fra Cisco e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Un’intesa finalizzata a valorizzare un uso più responsabile della tecnologia – concepita come strumento di inclusione – e ad analizzare la complessità dei processi di trasformazione digitale in atto, le dinamiche di catalizzazione del progresso, a valutare rischi e opportunità sottesi alla rivoluzione digitale.
La tecnologia può rappresentare, infatti, una spinta positiva ma anche una minaccia per il benessere e la salute mentale dei soggetti, fino a derive legate alla sicurezza.

Cisco e il centro per il benessere, l’inclusione la sostenibilità e le pari opportunità (Wise) dell’Ocse hanno scelto di avviare un percorso comune, utile ad analizzare la natura complessa della trasformazione digitale in atto.

“L’Ocse ha una lunga tradizione di lavoro a sostegno dei legislatori per comprendere meglio la trasformazione digitale e sviluppare politiche adeguate, contribuendo a plasmare un futuro digitale positivo”, ha dichiarato Romina Boarini, direttore del centro Wise dell’Ocse. “Il nostro primo rapporto, ‘La vita nell’era digitale’, ha evidenziato i vantaggi e le sfide della trasformazione digitale, dal miglioramento dell’accesso e della produttività a questioni come il divario digitale e le minacce alla sicurezza personale nella vita quotidiana e sul posto di lavoro. La nostra collaborazione con Cisco ci aiuta a compiere un ulteriore passo avanti nell’ampliamento delle nostre conoscenze sull’interazione tra tecnologia e vita, per arricchire la nostra comprensione del benessere nel regno digitale”.

Dal canto suo, Cisco ha all’attivo un programma di lungo corso, il Country digital acceleration (Cda) che confluisce naturalmente nell’iniziativa del centro Wise dell’Ocse, in quanto ha una lunga storia di collaborazione con i governi, l’industria e il mondo accademico per promuovere comunità sostenibili, sicure e inclusive, con oltre 1500 progetti sviluppati in 50 Paesi.

“Non possiamo colmare il divario digitale da soli. I governi, l’industria, le istituzioni educative, le organizzazioni non profit e i leader delle collettività devono collaborare in modi nuovi per dare priorità al  benessere collettivo per una vita digitale sana, prospera e sicura”, ha dichiarato Guy Diedrich, senior vice president e global innovation officer di Cisco. “Non è un caso che le priorità e il Quadro di riferimento per il benessere dell’Ocse abbiano una risonanza così profonda. Questa partnership sfrutta l’esperienza collettiva di Cisco e dell’Ocse nella comprensione dei rischi e nella valorizzazione della digitalizzazione in tutti i settori verticali e industriali, per dare vita a comunità sicure e inclusive e a economie resilienti”.

Nello specifico questa nuova collaborazione punta a creare una piattaforma digitale interattiva, dinamica e coinvolgente per la condivisione di esperienze, che contribuisca a sviluppare un quadro dettagliato di come le tecnologie digitali influenzino i diversi aspetti della nostra vita. Basata sul framework di riferimento dell’Ocse per il benessere, la piattaforma raccoglierà nuove statistiche e le opinioni delle persone sul benessere digitale nel suo complesso, compreso l’impatto del divario digitale e le disuguaglianze nell’adozione e nell’uso delle tecnologie digitali.

La partnership prevede inoltre il lancio del ‘digital well-being hub’ nella seconda metà del 2024. A novembre, Cisco parteciperà al World Forum on Well-being dell’Ocse, iniziativa che affronta il valore degli approcci al benessere per migliorare la conoscenza, le competenze e la cooperazione tra i settori pubblico, privato e civile in un contesto di cambiamento della società in ottica di rivoluzione digitale.

“Continuiamo a impegnarci per la piena inclusione digitale in tutto il mondo, ma non possiamo farlo senza considerare il quadro nel suo complesso”, ha dichiarato Fran Katsoudas, executive vice president e chief people, policy and purpose officer di Cisco. “È nostra responsabilità tenere il benessere in primo piano e questa partnership ci aiuterà a entrare in contatto con persone di tutto il mondo per conoscere le loro esperienze con la tecnologia digitale: in che modo essa influenza i loro legami sociali, il loro lavoro e l’equilibrio tra vita privata e vita professionale, nonché la loro salute fisica e mentale. La co-costruzione di un modello e la migliore comprensione del ruolo che la tecnologia svolge nella vita di tutti i giorni sono fondamentali per il nostro lavoro in Cisco e per perseguire il nostro obiettivo di promuovere un futuro inclusivo per tutti”.

Riconoscendo che un ampio accesso a Internet non è sufficiente per partecipare alla vita digitale, questa nuova partnership cerca di garantire un approccio equilibrato alle nuove tecnologie per l’accrescimento del benessere generale, mitigando i rischi potenziali. Perché se da un lato le tecnologie digitali sono in grado di offrire vantaggi innegabili, come ad esempio un migliore accesso all’istruzione, dall’altro comportano anche dei rischi, come il divario digitale, che lascia indietro  quanti non abbiano acquisito un livello soddisfacente di alfabetizzazione digitale, rendendoli soggetti vulnerabili.

Cisco e l’Ocse condurranno ricerche e creeranno un polo di conoscenza globale, acquisendo dati e ampliando le conoscenze sull’influenza della trasformazione digitale sui diversi aspetti della vita delle persone. Questa iniziativa segna un passo fondamentale nella comprensione del ruolo della tecnologia, in una definizione più ampia di benessere che copre 11 dimensioni chiave: istruzione e competenze, assistenza sanitaria, lavoro e guadagni, reddito e ricchezza, benessere soggettivo, comunità intelligenti –  equilibrio vita-lavoro e connessioni sociali, sostenibilità ambientale, infrastrutture critiche, cybersicurezza, governance e impegno civico, situazione abitativa.
La ricerca punterà ad aiutare gli utenti a prendere decisioni informate, a mettere gli individui in condizione di navigare nel panorama digitale in modo responsabile e a promuovere un rapporto sano con le tecnologie emergenti.

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