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Scatole ‘su misura’ contro gli sprechi: così questa startup ha raccolto 2,8 mln di euro

voidless startup packaging

Scatole giganti per oggetti minuscoli. Capita a tutti che il pacco consegnato dal corriere a casa abbia dimensioni eccessive rispetto al piccolo regalo che si trova all’interno. Un fenomeno che ha un nome (overpackaging) e numeri enormi, con milioni di tonnelate di materali da imballaggio buttati ogni anno solo in Europa. Una soluzione l’ha inventata una startup italiana che ora ha raccolto un round Seed di 2,2 mln di euro guidato da CDP Venture Capital (tramite il Fondo Corporate Partners I – comparto Industry Tech) e la società di venture capital italo-francese 360 Capital.

Voidless infatti realizza macchinari che creano imballaggi su misura direttamente nei magazzini, riducendo il consumo di cartone e materiali di riempimento. E aumentando la quantità di articoli trasportabili.

Voidless, dal 2022 raccolti 2,8 mln

I due investitori, Cdp e 360 Capital, hanno partecipato all’operazione investendo 1,1 milioni ciascuno.

Tutto è iniziato “letteralmente da un garage vicino al Politecnico di Milano”, dice Lucrezia Lucotti, Partner di 360 Capital, che segue la startup dall’inizio.

Voidless e stata infatti fondata nel 2022 a Milano da Carlo Villani, Mattia Bertolani, Guglielmo Riva e Daniel Kaidanovic.

A oggi ha raccolto complessivamente 2,8 milioni di euro. Il round annunciato segue il pre-seed di 600.000 euro del luglio 2022 da parte di 360 Capital.

A cosa serve il finanziamento

Con il nuovo investimento, dicono da Voidless, la startup potrà crescere sul mercato con i suoi macchinari “box on demand” progettati per creare direttamente nei magazzini scatole e imballaggi su misura. Inoltre, l’iniezione di capitali sosterrà anche il consolidamento del team Voidless.

In questo momento la squadra è composta da 14 persone, con l’obiettivo di arrivare a 20 entro 6 mesi, dice a Fortune Italia il Ceo Villani. Dal punto di vista commerciale la startup è agli inizi, ma in questo momento sta “chiudendo diversi accordi con operatori logistici”. Accordi ora in fase di “finalizzazione”.

Come funzionano i pacchi ‘su misura’

I sistemi dei pacchi su misura di Voidless permettono di realizzare in tempo reale la scatola della dimensione adeguata all’oggetto da spedire. Si riduce lo spreco di cartone e materiali di riempimento e si efficientano i trasporti. Secondo la startup, un vantaggio sia per i trasportatori che per il venditore che paga la spedizione.

voidless startup packaging, courtesy voidless
Il macchinario per le scatole ‘su misura della startup – courtesy Voidless

“Oltre ai benefici derivanti dalla riduzione dell’overpackaging, i sistemi Voidless permettono un’altra serie di vantaggi operativi per il magazzino stesso”, spiega Villani. “Infatti, l’operatore logistico si verticalizza producendo internamente le scatole anziché acquistarle da terze parti e questo si traduce direttamente in un aumento della flessibilità, una semplificazione nel procurement e la possibilità di stampare su ogni singola scatola messaggi personalizzati o loghi, punto chiave per il marketing moderno”.

I numeri dell’overpackaging

Come detto, ogni anno si buttano milioni di tonnellate di cartoni e plastica utilizzati per confezionare i nostri pacchi. Nel 2021 secondo Eurostat ogni abitante europeo ha generato 188 kg di rifiuti da imballaggio. La carta e il cartone sono stati i principali rifiuti di imballaggio nell’UE (34 milioni di tonnellate nel 2021), seguiti dalla plastica (16,1 milioni di tonnellate) e dai rifiuti di imballaggi in vetro (15,6 milioni di tonnellate).

Intanto crescono i pacchi spediti ogni anno – 170 miliardi di pacchi spediti nel mondo nel 2023 – e guardando i dati Statista cresceranno ancora del 10% l’anno per i prossimi 5 anni, considerando solo l’e-commerce.

I commenti di Cdp e 360 Capital

Nell’operazione CDP Venture Capital si è avvalsa della consulenza dello studio legale Dentons (avvocato Antonio Legrottaglie), lo studio legale Galaw – Giovannelli e Associati (avvocati Paola Cairoli, Gianvittorio Giroletti Angeli e Camilla Lanzafame) ha invece assistito 360 Capital mentre Startuplegal (avvocato Fabio Azzolina) ha supportato Voidless.

Secondo Enrico Filì, Partner del comparto IndustryTech del fondo Corporate Partners I , CDP Venture Capital, “gli operatori di mercato spinti dalla pressione dei clienti devono trovare soluzioni di immediato impatto e sufficientemente flessibili da adattarsi alle esigenze di aziende di differenti dimensioni e tassi di crescita; la soluzione di Voidless e il suo business model vanno in questa direzione”.

Per Lucrezia Lucotti di 360 Capital “in meno di due anni, Voidless è riuscita a portare sul mercato un’innovativa soluzione di packaging on-demand, più facilmente integrabile e a basso costo rispetto alle soluzioni esistenti”.

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