Secondo un’analisi condotta dal Centro Studi Enti Locali, i tempi medi di pagamento delle città capoluogo di provincia in Italia si stanno riducendo, sebbene persistano notevoli differenze regionali. Nel 2023, le amministrazioni del nord hanno dimostrato di essere le più tempestive nel saldare i propri debiti, con un ritardo medio di soli 19 giorni. Al contrario, nel Mezzogiorno il ritardo medio è stato di 20 giorni, mentre le città del centro Italia si attestano intorno ai 19 giorni.
Napoli, purtroppo, resta la città con i tempi di pagamento più lunghi, saldando le proprie fatture mediamente in 173 giorni, quasi 6 mesi dalla loro ricezione. Tuttavia, c’è stata una significativa riduzione rispetto agli anni precedenti, segnalando un miglioramento rispetto al passato. Al contrario, alcune città del nord come Pordenone, Padova e Grosseto hanno dimostrato una grande tempestività nel pagamento, con un ritardo medio di poco più di 8 giorni, addirittura saldando in anticipo rispetto ai termini stabiliti dalla normativa.
Le città del Mezzogiorno, pur registrando un miglioramento nei tempi di pagamento rispetto all’anno precedente, continuano a mostrare ritardi mediamente più lunghi. Tuttavia, si osserva una tendenza positiva nel ridurre il ritardo nei pagamenti, indicando un impegno per migliorare la gestione finanziaria delle amministrazioni locali.
Nonostante i miglioramenti complessivi, ci sono ancora alcune città che superano il limite dei 30 giorni per il pagamento delle fatture, tra cui Napoli, Catania, e Chieti. Al contrario, città come Cagliari, Bari e Sassari si distinguono per la tempestività nei pagamenti, saldando le fatture mediamente in 16 giorni.
In conclusione, sebbene vi siano segnali di miglioramento nei tempi di pagamento delle città italiane, le differenze regionali persistono e indicano la necessità di un impegno continuo per garantire una gestione finanziaria efficiente e tempestiva a livello locale.
