Un’analisi condotta dall’Ufficio Studi di Confcommercio, in collaborazione con il centro studi Guglielmo Tagliacarne, ha rivelato dati allarmanti sulla situazione del commercio in Italia nel periodo tra il 2012 e il 2023. Secondo il rapporto, oltre un negozio su cinque è sparito nel corso di questo periodo, con un totale di 111.000 punti vendita al dettaglio e 24.000 attività di commercio ambulante perdute.
La riduzione delle attività commerciali è stata particolarmente accentuata nei centri storici delle città, dove si registra una vera e propria “desertificazione commerciale”. Cambia il tessuto commerciale, con una diminuzione delle attività tradizionali come distributori di carburanti, negozi di libri e giocattoli, di mobili e ferramenta, e un aumento delle attività legate ai servizi e alla tecnologia.
In particolare, si registra un incremento delle farmacie, dei negozi di computer e telefonia, delle attività di alloggio e ristorazione. Tuttavia, nonostante questa crescita numerica, non si riscontra un’analoga crescita qualitativa dell’offerta, con un proliferare di bed and breakfast e bar-ristoranti.
Un altro dato rilevante è l’aumento delle imprese straniere nel settore commerciale, alberghiero e dei pubblici esercizi, mentre si registra una diminuzione delle imprese con titolare italiano. Questo fenomeno è accompagnato da un significativo aumento dell’occupazione straniera in questi settori.
Nonostante la riduzione del numero di attività commerciali, il commercio è ancora definito “vitale e reattivo” secondo il direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella. Tuttavia, si sottolinea l’importanza di puntare sull’efficienza e la produttività, attraverso l’innovazione e la ridefinizione dell’offerta commerciale.
Per contrastare la desertificazione commerciale, è necessario investire in progetti di riqualificazione urbana che mantengano servizi, vivibilità, sicurezza e attrattività delle città. In questo contesto, progetti come “Cities” di Confcommercio e la collaborazione con l’Anci sono cruciali per favorire uno sviluppo urbano sostenibile e valorizzare il ruolo delle attività commerciali di prossimità nelle città italiane.