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Corsa per la presidenza di Confindustria, Edoardo Garrone è il primo candidato

Edoardo Garrone, noto industriale ligure con Erg e presidente del Sole 24 Ore, ha preso una decisione nel contesto della prossima designazione del presidente di Confindustria, saltando la fase di consultazioni della commissione dei saggi e dirigendosi direttamente al voto cruciale. Dopo la verifica preliminare sulle quattro candidature presentate entro la scadenza di lunedì scorso, che richiedeva un primo consenso certificato per iscritto, i saggi hanno riconosciuto a Garrone una soglia sufficiente per essere ammesso direttamente al voto cruciale di designazione, che si terrà il quattro aprile durante il consiglio generale.

Sebbene la partita resti aperta, con le altre tre candidature ancora da vagliare durante le consultazioni dei saggi, l’ammissione di Garrone rappresenta un punto di svolta significativo. Tra le altre candidature ammesse, figura anche Antonio Gozzi, presidente di Federacciai e azionista di Duferco, insieme a due vicepresidenti attuali di Confindustria: Alberto Marenghi, con delega per l’organizzazione, lo sviluppo ed il marketing, e Emanuele Orsini, con delega per credito, finanza e fisco.

Per essere ammessi, i candidati hanno dovuto dimostrare di avere il sostegno di almeno il 10% dei voti dell’assemblea o del consiglio generale. Garrone ha ulteriormente certificato di poter disporre di un consenso che supera il 20% del totale dei voti dell’assemblea, garantendo così la sua partecipazione al voto di designazione.

Tuttavia, questa decisione non è priva di controversie, in un clima già carico di tensioni e polemiche. Le regole intricate e i vincoli di riservatezza lasciano spazio ai rumors e alle critiche. La notizia della decisione riguardante Garrone è emersa da una lettera interna al sistema di Confindustria, aggiungendo ulteriori elementi di contestazione.

In risposta a ciò, la commissione dei saggi ha emesso un monito chiaro, richiamando all’impegno nell’esprimere opinioni e rappresentare punti di vista solo durante gli incontri ufficiali, mantenendo la massima riservatezza sui contenuti delle audizioni. È stato sottolineato l’importanza di mantenere l’indipendenza del confronto elettorale interno rispetto ad eventuali influenze esterne.

Nonostante le tensioni, Confindustria rimane concentrata sulle sfide economiche del momento. Il centro studi segnala “luci e ombre” nei primi mesi del 2024, con un Pil sostenuto da una crescente fiducia ma con l’inflazione ancora sopra i minimi. Restano preoccupanti i rallentamenti nei flussi commerciali, causati dalla crisi di Suez, mentre gli investimenti rimangono deboli, evidenziando l’urgenza di accelerare sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

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