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Gianni Franco Papa in pole position per la guida di Bper

Il nome di Gianni Franco Papa sta guadagnando sempre più terreno come possibile guida di Bper, una delle banche più importanti del panorama italiano. Secondo quanto trapela dagli ambienti finanziari, l’ex direttore generale di Unicredit, attualmente consigliere della banca emiliana e presidente delle controllate Carige e Cesare Ponti, sta emergendo come candidato di spicco in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione.

Il consiglio di Bper è in scadenza e l’assemblea prevista per il 19 aprile potrebbe portare a importanti cambiamenti nella leadership dell’istituto. Carlo Cimbri, presidente di Unipol e primo azionista di Bper con quasi il 20% del capitale, ha fatto intendere che l’attuale amministratore delegato, Piero Luigi Montani, non sarà riconfermato.

Il termine per la presentazione delle liste dei candidati, fissato per il 25 marzo, lascia spazio a ulteriori riflessioni, anche se sembra che alcuni nomi precedentemente circolati sulla stampa siano stati esclusi dai giochi. Unipol intende presentare una lista di sette candidati, massimo consentito secondo lo statuto di Bper.

Gianni Franco Papa ha trascorso gran parte della sua carriera in Unicredit, ricoprendo ruoli di grande responsabilità sia in Italia che all’estero. La sua esperienza manageriale include il ruolo di responsabile della divisione Cee e del corporate & investment banking, fino a diventare direttore generale nel 2016, posizione che ha lasciato nel 2019 dopo quasi 40 anni di servizio presso la banca.

Il nuovo leader di Bper dovrà affrontare la sfida di consolidare la crescita della banca, che ha raggiunto una dimensione nazionale grazie all’acquisizione degli sportelli di Ubi e di Carige, una crescita a cui ha contribuito lo stesso Montani. Tuttavia, dovrà operare in un contesto caratterizzato da una serie di fattori esterni, tra cui il futuro di Mps, le mosse di Unicredit e le fluttuazioni dei tassi di interesse.

Il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, ha recentemente sottolineato l’importanza del consolidamento del lavoro svolto negli anni, escludendo esplicitamente l’interesse per Mps e promettendo di difendere le banche di cui è azionista, tra cui la Popolare di Sondrio e Bper.

Nel frattempo, gli analisti di Deutsche Bank hanno fornito un supporto al Tesoro italiano, suggerendo un aumento del target price per Mps e sottolineando un potenziale di rivalutazione significativo per il titolo, che potrebbe accelerare le trattative di vendita.

La reazione positiva del mercato è evidente, con Bper che ha registrato un aumento del 3,9% e Banco Bpm dell’0,9%. Tuttavia, il futuro della banca rimane incerto, con molte questioni ancora da risolvere e molte decisioni cruciali da prendere nella prossima assemblea.

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