NF24
Cerca
Close this search box.

Bitcoin e il traguardo 100.000 dollari: il pericolo bolla e cosa può succedere

bitcoin crypto criptovalute mercati tech ai .jpg
Gilead

“Nuovo record per il Bitcoin” è un’espressione che da qualche settimana analisti e crypto-entusiasti ripetono con cadenza quasi quotidiana.

Ultimo record infranto: 71.000 dollari superati grazie a un mix di fattori (halving, etf) ma in rialzo sono diffusi sui mercati, ottimisti e baldanzosi per un atteso taglio dei tassi delle Bce.

Nell’epoca della crypto economy (che ancora deve mantenere le sue rivoluzionarie promesse), sono comunque spesso le vecchie banche centrali (che intanto sviluppano le loro monete digitali) a dirigere l’orchestra. E da Francoforte la convinzione è che la musica del Bitcoin sia ancora stonata.

“È una bolla”, hanno detto gli esperti dell’istituto dopo l’approvazione degli Etf Bitcoin spot a gennaio. “È una nuova era”, sostengono gli investitori crypto. Cerchiamo di capire chi ha ragione. E cosa potrebbe succedere in entrambi i casi, mentre il traguardo più o meno sussurrato da sempre nell’ambiente crypto (arrivare alla soglia psicologica dei 100mila dollari) comincia ad essere più vicino.

Bce vs Bitcoin

La regina delle criptovalute, dicono gli esperti della Bce, non ha mantenuto le promesse di decentralizzazione, non è poi così utilizzata per i trasferimenti “legittimi” e non è adatta al sistema dei pagamenti.

In un recente post di analisi della Bce su Bitcoin si parla apertamente di ‘bolla speculativa’ priva di fondamentali. “Il fair value di Bitcoin è ancora pari a zero. Per la società, un rinnovato ciclo di espansione e contrazione del Bitcoin è una prospettiva disastrosa. E i danni collaterali saranno enormi, compreso il danno ambientale e la ridistribuzione finale della ricchezza a scapito dei meno sofisticati”.

Il rialzo dei mercati tra tech e Bitcoin

In questo momento, secondo Filippo Diodovich, analista e market strategist di Ig Italia, “tantissimi asset segnano record storici. Il momento è più positivo per gli asset più rischiosi. Per il nuovo record storico per Bitcoin a 71.800 ci sono ragioni fondamentali: gli Etf bitcoin spot, che hanno ampliato la possibilità d acquistare Bitcoin in maniera molto più facile. Poi c’è la possibile approvazione Etf per Ethereum spot”, ricorda l’analista.

Un altro passo avanti del genere per un’altra grande criptovaluta confermerebbe che “il mondo finanziario si è accorto delle crypto e le sta istituzionalizzando: fino a qualche anno fa erano considerate materiale radioattivo”.

Altri motivi alla base del rally Bitcoin sono l’halving di metà aprile, il quarto della storia quindicennale della moneta, che influendo sulla sua scarsità ne mantiene in alto il valore. Storicamente porta a un aumento delle quotazioni nei 6 mesi successivi. Ma alla fine c’è anche l’elemento della Fear of missing out: la Fomo del Bitcoin si genera automaticamente quando i prezzi salgono così velocemente, attirando “una clientela che storicamente non si rivolge alle crypto”, spiega l’analista.

Bolla o non bolla

Bolla o non bolla? È difficile dirlo “anche per il resto dei mercati azionari”, dice Diodovich.

L’impressione è che nel mercato e per qualsiasi asset la “situazione sia anomala e che prima o poi si dovrà sgonfiare”. Dalle crypto all’oro, dalle obbligazioni alle azioni, in questo momento tutto è in rialzo.

Su Bitcoin da una parte “ci sono tante banche d’affari che danno target a 100mila dollari”. Dall’altra se “ci sarà qualche segnale contrario potrebbe esserci un crollo repentino. Al momento questo trend positivo non ha mostrato ostacoli, è stata una crescita quasi giornaliera da fine gennaio”. La quotazione di Bitcoin ha registrato infatti un aumento superiore al 50% da inizio anno.

Cosa è Bitcoin oggi

Francoforte sembra avere ragione su un punto: al di là della quotazione del Bitcoin finora non è stato possibile utilizzarlo con continuità per i pagamenti, decentralizzandoli, anche se dei tentativi ci sono. Il Bitcoin, che a questo ritmo punta ai 100mila dollari, rimane quello che è sempre stato se parliamo di comportamenti ‘prudenti’. Ovvero, viene utilizzato come bene rifugio e per diversificare un portafoglio di investimento, soprattutto da quando il prezzo di Bitcoin ha iniziato a seguire quello del mercato tech. Diodovich ricorda che si tratta comunque di un bene volatile e rischioso.

Il pericolo di una bolla Bitcoin

Questa aumentata correlazione tra Bitcoin e mercati tech potrebbe avere conseguenze più gravi, in caso di crollo? Secondo Diodovich i trend che guidano i secondi (come l’intelligenza artificiale) sono indipendenti da quelli crypto, quindi è difficile che accada. Può invece succedere il contrario.

La regina delle criptovalute perderà mai il suo trono?

La storia di Bitcoin e delle crypto è stata spesso legata ad episodi che si sono rivelati catastrofici per i prezzi, come la caduta di Ftx. Quale potrebbe essere il prossimo ‘cigno nero’? Gli analisti  di JpMorgan hanno indicato proprio l’halving come possibile causa: il ‘dimezzamento’ potrebbe incidere sulla convenienza per i miner di continuare a lavorare alla blockchain della moneta. Un’evoluzione legata comunque al prezzo della moneta: se sarà abbastanza alto, i ‘minatori’ potranno continuare a lavorare sui loro ‘blocchi’.

Incideranno poi i mercati in generale, come dimostrato (in positivo) dal trend rialzista legato all’ottimismo sui tassi. E poi ci potrebbe essere la Fomo stessa: dopo i picchi, spiega Diodovich, c’è sempre una fase di discesa. Quanto potrebbe essere rapida dopo aver raggiunto il traguardo, da sempre anelato, dei 100mila dollari? E cosa succederà al mondo del crypto in generale?

Il market cap dell’universo crypto è sempre più vicino ai tremila miliardi di dollari, una vetta già toccata nel 2021 ma che stavolta vede un ruolo molto più importante proprio per il Bitcoin (ora a 1,4 trilioni di dollari).

È forse questo il trend nascosto nel rally della regina delle criptovalute? Rimarrà l’unica vincitrice dell’era crypto? Secondo Diodovich “non possiamo prevedere che non nasca una crypto più efficiente”. Tra efficienza e possibilità di utilizzo, in teoria “basta poco per detronizzare Bitcoin“. Ed è forse questa la speranza di lavora alle valute digitali delle banche centrali.

 

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.