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Caro affitti, ecco dove per gli universitari è più difficile trovare casa

A maggio scorso la prima protesta degli studenti contro il caro affitti era partita da Milano. Ed è proprio nel capoluogo lombardo, alla Milano-Bicocca – università statale per la quale si pagano in media 1.082 euro all’anno – che adesso è stata condotta la prima indagine per offrire un quadro dell’attuale condizione degli universitari.

Dall’analisi dei dati – un questionario proposto a 19.401 iscritti all’ateneo – emerge come, sebbene Milano resti la meta preferita per il 77% degli studenti, l’affitto continua a essere un problema.

Caro affitti, le proteste degli studenti e le promesse della rettrice Antonella Polimeni | VIDEO

Insomma, nonostante le promesse politiche, i fondi per gli alloggi universitari e i bonus, da un anno all’altro le cose non sono poi cambiate molto.

L’indagine Milano-Bicocca

La ricerca è stata portata avanti dal dipartimento di Sociologia e ricerca sociale coordinato da Silvia Mugnano e composto da Igor Costarelli, Fabio Gaspani, Carola Giannotti Mura e Riccardo Ramello. La presentazione è avvenuta in occasione della Giornata dell’Università, durante il seminario ‘L’emergenza abitativa degli studenti milanesi: un dialogo tra Università, studenti e territorio’.

Tra i risultati, si rimarca anzitutto che la maggior parte del campione (47,5%) ha residenza anagrafica in una provincia lombarda fuori dalla città metropolitana di Milano. Chi vorrebbe vivere in centro, lo farebbe soprattutto per la comodità rispetto alla sede dei corsi (68,9%), ma lamenta un costo eccessivo di locazione (16%).

Quest’ultima percentuale in verità, è piuttosto esigua perché ormai da anni i prezzi medi sono aumentati ovunque: anche in periferia.

Quanti sono gli studenti che vivono in residenze universitarie?

Altro dato significativo emerso dall’indagine è il numero ancora basso di studenti che vivono in residenze universitarie: appena il 6,3%, a causa della scarsa disponibilità dei posti letto.

Il Pnrr prevede di aumentare di circa 60.000 unità i posti disponibili entro il 2026 (con 1,2 mld di euro) e il pacchetto ad hoc dedicato all’housing prevede anche la figura di un commissario straordinario per gli alloggi universitari, che dovrebbe accelerare la realizzazione dei posti letto.

Per il 40% degli studenti l’implementazione delle residenze universitarie è fondamentale. Ma per il 60% dovrebbe essere prioritaria una mediazione tra domanda e offerta del mercato privato.

“Agevolare il diritto alla studio di ciascun studente è un compito primario che un ateneo attento alle esigenze dei suoi studenti deve perseguire – ha detto la rettrice Milano-Bicocca Giovanna Iannantuoni – Quest’ indagine ha sottolineato con chiarezza che per far questo si rende necessaria una forte alleanza tra università, enti locali, regioni e governo. La giornata di oggi, in cui le università si aprono alle città, vuol essere un primo passo verso questa direzione”.

La rettrice dell’Università Bicocca, Giovanna Iannantuoni. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

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