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Confindustria, per la presidenza la sfida è tra Garrone e Orsini

La corsa alla presidenza di Confindustria procede con Edoardo Garrone e Emanuele Orsini, i due candidati che si trovano a competere nel sentiero tracciato dalla commissione dei ‘saggi’. Tuttavia, questo processo è stato segnato da polemiche e controversie, che hanno gettato un’ombra sul clima elettorale.

Edoardo Garrone presidente della ERG  (Foto ANSA/LUCA ZENNARO)

La prossima tappa cruciale sarà il confronto diretto tra i due candidati sui loro programmi, previsto per giovedì durante la riunione del Consiglio generale di Confindustria. Questo momento sarà fondamentale per mettere a confronto le visioni e le proposte dei contendenti.

Intanto, una risposta molto dura è arrivata dal collegio speciale dei probiviri confederali riguardo alle proteste per l’esclusione della candidatura del presidente di Federacciai, Antonio Gozzi. I probiviri hanno ammonito severamente contro le pressioni indebite e le violazioni delle regole associative, evidenziando i danni alla credibilità e all’autorevolezza di Confindustria.

Le critiche per l’esclusione di Gozzi sono state respinte dai probiviri, che hanno sottolineato il processo rigoroso seguito dai saggi nella valutazione delle candidature. Solo Garrone e Orsini sono stati ammessi al voto di designazione del prossimo presidente.

La riunione del Consiglio generale, dove verranno presentati i motivi di questa decisione, sarà un momento cruciale per il confronto tra i candidati e gli elettori. La convinzione e la capacità di persuasione dei due contendenti potrebbero influenzare in modo significativo il voto degli elettori indecisi.

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