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Il Palermo FC guarda al futuro, Gardini (Ad): “Col nuovo centro sportivo brand più forte”

Nello spogliatoio del nuovo centro sportivo del Palermo, nera su sfondo rosa, campeggia una scritta a caratteri cubitali: “Solo insieme siamo il Palermo”. È tutto qui il senso e il valore dell’investimento – pari a 7 mln di euro – che ha consentito di dare vita alla Football Academy del Palermo calcio.

Il Palermo vara la Football Academy, il centro sportivo dei futuri campioni rosanero

“Da oggi abbiamo una nuova casa. Così si rafforza l’identità della squadra: è un aspetto decisivo per una società che intende ritagliarsi uno spazio importante”, ha osservato con acume Giovanni Gardini, Ad del Palermo FC. Una struttura all’avanguardia, che ha potuto beneficiare del know-how e dell’esperienza del City Football Group. Di proprietà di Mansour bin Zayed, membro della famiglia regnante di Abu Dhabi, il gruppo possiede il Manchester City e un’altra decina di club in giro per il mondo. “Tutti i centri sportivi del City Football Group sono realizzati secondo standard di alto livello, sfruttando le ultime innovazioni e tecnologie”, spiega Gardini a Fortune Italia. E la nuova casa del Palermo non fa certo eccezione.

Quali saranno i benefici generati nel tempo da questo investimento?

Si tratta in primo luogo di un valore identitario: da oggi la squadra ha una propria casa, un aspetto decisivo per una società che intende ritagliarsi uno spazio importante. Inoltre è un investimento che potrà contribuire ad accrescere il brand. Ci aspettiamo poi, nel medio periodo, un ritorno in termini di performance della squadra. Ma il centro sportivo può generare anche nuove entrate perché è un asset che può essere eventualmente messo a disposizione degli sponsor. 

Il City Football Group prevede per tutti i centri sportivi standard qualitativi molto elevati. 

È proprio così. Abbiamo la fortuna di far parte di un gruppo importante. Tutte le facility presenti a Manchester o a Melbourne ci sono anche qui da noi. Inoltre c’è una costante ricerca delle condizioni ottimali per i calciatori: la stanza dedicata alla nutrizione, quella per la riabilitazione, una palestra con grandi spazi. Una rete dati all’avanguardia che permette un monitoraggio costante dei calciatori. Tutto ciò mette la squadra nelle condizioni per potersi esprimere al meglio delle proprie possibilità. 

Quale sarà il prossimo step per il Palermo?

Anzitutto vogliamo implementare la fase due del centro sportivo di Torretta. Abbiamo intenzione di acquistare i terreni adiacenti, che ci consentiranno di trasferire qui parte del settore giovanile e del calcio femminile. In questo modo potremo dar vita a un polo sportivo ad alta tecnologia, supportato da grandi qualità professionali. Ragionare in questi termini significa fare tutto il possibile per migliorare le performance degli atleti. 

Il calcio di oggi è un mondo sempre più indebitato. Quali sono gli ingredienti per costruire una società solida dal punto di vista finanziario e però competitiva? 

Da un lato bisogna valorizzare il più possibile la parte commerciale: matchday, ticketing, corporate, sponsorship, partnership e naming rights. Dall’altro, c’è il player trading, fondamentale per poter sostenere i costi della Serie B o della Serie A. Non è un’impresa facile, però io credo che la realtà in cui ci troviamo a operare abbia tutte le carte in regole per ottenere questo risultato. 

Qual è il potenziale inespresso di Palermo? 

A mio avviso il fatto che non conosca realmente le proprie potenzialità. Palermo ha 4 milioni di visitatori all’anno, 7 milioni di passeggeri che transitano per l’aeroporto. Il turismo è un asset considerevole a cui dovremo attingere per rafforzare sempre di più il nostro brand. 

Qual è il valore aggiunto che il City Football Group ha apportato in termini di know-how e competenze? 

Il fatto di aver costruito così tante squadre in giro per il mondo, con professionisti di alto valore e di grande esperienza, ti garantisce una posizione di vantaggio rispetto agli altri che partono da zero. Se gli altri partono da zero, noi partiamo quantomeno da cinquanta. Le necessità dei calciatori, il posizionamento dei campi e la loro cura, le strutture, i servizi: sono tutte cose che loro hanno sperimentato in passato e questo ci ha permesso di migliorare il progetto iniziale che era di per sé già molto valido. 

Quanto può arrivare a valere il brand Palermo? 

Il valore del brand cambia in modo consistente a seconda del risultato sportivo, è indubbio che sia così. È pur vero che Palermo è la quinta città d’Italia e questo potrà darle la possibilità di posizionarsi almeno fra le prime dieci squadre del panorama calcistico italiano. 

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