Sono in corso i licenziamenti di massa di metà dei 7.500 dipendenti di Twitter. La decisione è di Elon Musk. L’eccentrico e ricco miliardario americano, proprietario di Tesla, un istante dopo l’acquisizione della piattaforma per 44 miliardi di dollari, ha dapprima decapitato l’intera prima linea del management, quindi ha chiesto la lista della metà del personale che poteva essere messo fuori dall’azienda. L’inizio del licenziamento di massa è stato reso noto dal New York Times, che nella edizione on line, sostiene di aver visionato una copia della mail inviata ai dipendenti. Il messaggio è perentorio. È un ordine ai dipendenti licenziati: andate a casa, non tornate in ufficio venerdì (oggi,ndr). Sono in corso altri tagli al personale. Non tutti i licenziati, però, se ne andranno senza battere ciglio. Un gruppo ha presentato una class action al tribunale di San Francisco contro l’azienda di Elon Musk accusandola di non aver ricevuto il preavviso di 60 giorni stabilito dalla legge e di aver appreso del loro licenziamento, quando hanno trovato i loro account bloccati.