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Cibo e agricoltura, tra presente e futuro

Cibo e agricoltura, tra presente e futuro. Con dati che iniziano ad essere più confortanti. Secondo l’Istat il valore aggiunto del comparto agroalimentare, che oltre al settore agricolo comprende quello dell’industria alimentare, è cresciuto dell’1,2% in termini correnti, ma è diminuito dell’1,5% in volume. Per il secondo anno consecutivo gli investimenti nel settore agricolo hanno registrato un recupero (+3,3% in valori correnti e +1,7% in volume) dopo la pronunciata contrazione degli anni precedenti il 2016. I prezzi dei prodotti agricoli venduti sono risultati in forte rialzo (+6,2%) mentre i prezzi dei prodotti acquistati hanno segnato una crescita molto meno marcata (+1,6%); ne è derivato un deciso recupero dei margini rispetto al 2016. Alla ricerca del delicato equilibrio tra cibo, scienza e creatività: dopo il successo della prima edizione, si è tenuto a Mantova il Food & Science Festival. Per tre giorni la città dei Gonzaga ha ospitato conferenze, incontri, laboratori, spettacoli e mostre dedicati alla scienza che studia, definisce e innova la produzione e il consumo di cibo.

Promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME-Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Lombardia, del Comune di Mantova, della Camera di Commercio di Mantova, il Festival ha avuto quest’anno un filo conduttore tematico che lega simbolicamente tutti i suoi appuntamenti. È l’equilibrio, inteso come condizione di quiete in cui si riescono a comprendere e bilanciare due o più forze contrastanti: la scienza e la società, l’agricoltura e l’ambiente, la crescita demografica e la povertà, la produzione e l’etica, la salute e l’alimentazione, le risorse e l’economia, la tradizione e la modernità.
In equilibrio è anche l’approccio nei confronti del rapporto tra studio del passato e scoperta del futuro: il Festival ha guardato alla storia dell’alimentazione, invitando a Mantova esperti carismatici e autorevoli come l’americano Patrick McGovern, “l’Indiana Jones della birra”, pioniere dell’archeologia bioalimentare, senza mai perdere di vista il domani della ricerca scientifica, tra discipline innovative (nutraceutica, chimica 2.0), nuove figure professionali (come la designer Sonia Massari, che utilizza le sue competenze per aiutare la trasformazione dei processi di filiera in chiave sostenibile) e costante opera di divulgazione (Alessio Perniola, fisico e divulgatore scientifico professionista; gli antropologi Marino Niola ed Elisabetta Moro).

Ad un futuro sempre più presente si guarda con, tra gli altri, Franz-W. Badeck, che studia il rapporto tra agricoltura, alimentazione e cambiamenti climatici, Roberto Defez, ricercatore che lancia una sfida ai colleghi scienziati e alla politica, e Michele Morgante, dall’Università di Udine per affrontare un tema tra i più affascinanti e poco conosciuti, l’epigenetica in campo alimentare.
In un periodo storico in cui la sinergia tra ricerca scientifica, formazione di alto livello e imprenditoria alimentare rappresenta tanto un patrimonio quanto un motore per l’innovazione, il Festival conferma e rinsalda il suo legame con il mondo dell’università italiana, e ha ospitato tra gli altri il Rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Pierdomenico Perata, il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco e Luca Sebastiani, Direttore dell’Istituto di Scienze della Vita presso la Scuola Superiore Sant’Anna.
I grandi protagonisti di quest’edizione sono stati anche gli alimenti stessi: dai pomodori neri (avanguardia della ricerca alimentare italiana) al mais transgenico (oggetto del più vasto studio

scientifico sul tema che ha analizzato 21 anni di esperimenti e coltivazioni in tutto il mondo), dallo zucchero (amico del palato e nemico della salute?) all’alcool (quali sono i suoi effetti sul nostro organismo?). Anche in termini di formato, linguaggio e varietà di appuntamenti, il Food&Science Festival 2018 ha seguito fedelmente la ricerca dell’equilibrio: tra riflessione e intrattenimento, ascolto e partecipazione, mostre e spettacoli alla scoperta della storia della cucina italiana attraverso un reading di Neri Marcorè e Alessandro Marzo Magno, attraverso due mostre, diecimila anni di coltivazione del riso e gli aspetti più innovativi della sana alimentazione, e di un concerto a base di ortaggi suonato dalla Vegetable Orchestra.

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