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Dazi, trovato accordo Trump-Juncker

Unione Europea e Stati Uniti hanno trovato un accordo sui dazi commerciali. L’accordo, poche ore dopo l’incontro con il presidente della commissione europea Jean Claude Juncker, è stato commentato dallo stesso Presidente Usa, Donald Trump, su Twitter: “è bello essere tornati in carreggiata con l’Unione Europea. È stato un gran giorno per gli scambi commerciali liberi ed equi!”.

Trump, che ha sottolineato come nella stanza dove ha ricevuto il presidente della commissione europea e la sua delegazione ci fosse una buona atmosfera, ha scritto che “una svolta è stata raggiunta rapidamente, nessuno pensava fosse possibile“. Ha definito poi la riunione sui dazi come “Un grande incontro con Juncker. Siamo giunti a un solido accordo. Il lavoro sui documenti è già iniziato e il processo si sta muovendo rapidamente. I Paesi dell’Ue saranno aperti agli Stati Uniti e allo stesso tempo beneficeranno da quello che stiamo facendo per loro“.

Come dichiarato da Trump dopo l’accordo, “l’obiettivo è quello di zero tariffe, zero barriere commerciali non tariffarie e zero sussidi sui beni industriali che non siano auto”. Soddisfatto anche Juncker (“ero venuto qui per trovare un’intesa e l’abbiamo trovata”) che davanti alle telecamere ha ricordato al tycoon che Europa e America sono “alleati, non nemici”. “Dobbiamo parlare tra noi, dobbiamo lavorare insieme”, ha incalzato il capo dell’esecutivo europeo, mandando un chiaro messaggio all’inquilino della Casa Bianca, che recentemente non era stato tenero col presidente Ue, definendolo un “killer” e “un uomo intelligente, ma molto duro”, oltre naturalmente ad aver definito l’Europa stessa come un nemico degli Stati Uniti.

Sull’accordo inoltre pesava la spada di Damocle dei dazi al 25% sulle auto, che secondo il Washington Post il presidente Trump sarebbe pronto a far scattare a fine anno. In questo caso, la Ue sarebbe già pronta a reagire con dazi per un altro pacchetto di merci importate dagli Stati Uniti per un valore di 20 miliardi di dollari. Reazioni all’accordo ci sono state proprio dalla Germania, che sarebbe la principale colpita dai dazi auto. “Abbiamo visto che se l’Europa si mostra unita, la sua parola ha un peso“: ha commentato con queste parole il ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas.

La tregua dei dazi intanto rafforza le quotazioni dell’euro: la moneta unica europea guadagna ancora un po’ di terreno e passa di mano a 1,1735 dollari (rispetto ai 1,1726 del giorno precedente a New York). Lo yen scende a 129,88. La tregua sostiene poi la seduta di Borsa in Europa. Londra in avvio è piatta mentre a Francoforte il Dax sale dell’1,2 per cento. Parigi sale dello 0,68 per cento.

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