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Carige, il cda perde pezzi: anche Queirolo si dimette

Prima è toccato al presidente Giuseppe Tesauro, poi al vice presidente, Vittorio Malacalza, e successivamente ai consiglieri Francesca Balzani e Stefano Lunardi. Ora arrivano, in poco più di un mese, le quinte dimissioni dal cda di banca Carige: a rassegnarle è stata Ilaria Queirolo, consigliere di amministrazione e membro del comitato remunerazione della banca, che ha diffuso la notizia. Nonostante l’ennesima defezione, il titolo di Carige ha fatto bene in borsa: +5,7%.

Le dimissioni di Ilaria Queirolo dal cda sono avvenute, secondo Carige, “alla luce degli eventi che hanno interessato la banca negli ultimi mesi e, in particolare, le palesi tensioni cui è stato sottoposto il consiglio di amministrazione, nonché l’insorgere di insanabili divergenze sulla gestione aziendale, cui occorreva reagire con un impegno capace di salvaguardare nel modo migliore la banca”. L’avvenuta approvazione della relazione semestrale e la convocazione dell’Assemblea dei soci “hanno consentito”, a Queirolo, “di rassegnare le dimissioni con effetto immediato”. L’ex membro del cda, secondo la banca, “ha comunque concluso il suo messaggio ribadendo che è stato un onore servire Carige e collaborare con i colleghi consiglieri, i dirigenti e i dipendenti di cui ha apprezzato professionalità e affezione alla Banca”.

Come precisato da banca Carige, che ha ringraziato l’ex membro del cda, Queirolo era un amministratore indipendente e non esecutivo, privo di deleghe, non risulta titolare di azioni della società e “non ha diritto ad indennità o altri benefici conseguenti la cessazione della carica”. È già in programma un cda che dovrà discutere in merito alla riposta da dare alla Bce, che a fine luglio ha chiesto a Carige di mettere fine alla sua governance litigiosa e al perdurante mancato rispetto dei requisiti patrimoniali, chiedendo un nuovo piano sul capitale. Carige ha chiuso venerdì il semestre in rosso per 20 milioni. Per il 20 settembre è invece convocata l’assemblea che dovrà esprimersi sulla revoca del cda chiesta sia da Malacalza Investimenti che da Raffaele Mincione, che in quella sede si sfideranno per conquistare la guida della banca.

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