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Dl fisco, saltano scudo e ‘sconto’ penale: accordo Salvini-Di Maio

Accordo raggiunto sul decreto fisco tra M5S e Lega. Dopo tre ore di riunione tra il summit tra il premier Giuseppe Conte e i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il seguente Cdm. L’accordo prevede lo stralcio del cosiddetto “scudo penale” e della questione dei capitali e beni all’estero.

Non ci saranno scudi ha precisato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.”La dichiarazione integrativa riguarda il 30% in più di quanto già dichiarato con il tetto di 100mila per anno d’imposta: no a scudi di sorta all’estero”. Di sicuro, hanno aggiunto il premier i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio “non c’è nessuna volontà di fare una patrimoniale”. Il caso della manina si è gonfiato via via perché “lavoriamo tanto e produciamo tantissimo, è auspicabile che i testi arrivino per tempo” ha detto Conte sottolineando: “Può capitare che si arrivi in zona Cesarini. E’ successo in passato che si sono approvate norme completamente in bianco e poi si sono definite”.

Pace fatta, quindi. O, almeno, tregua tra i due azionisti di maggioranza del governo Conte. Se Luigi Di Maio posta su Fb una foto precisando “tutto è bene quel che finisce bene” il collega di governo Salvini sottolinea “siamo tre uomini di parola”.

Anche stamattina, tuttavia, non erano mancate le tensioni. La provocazione è arrivata da Salvini; le risposte, significative, da Di Maio. “Conte ha la mia stima e ha sempre ragione, l’unica cosa è che stavolta chiederò che quando lui leggerà il decreto e Di Maio prenderà nota, una copia la voglio anche io. Altrimenti poi non vorrei che si ricominciasse da capo. E’ un fraintendimento, un misunderstanding”, ha detto il leader leghista. “Oggi c’è un importante Consiglio dei ministri in cui chiariremo la questione del condono: daremo due copie del testo a Salvini, così non si sbaglierà più: l’articolo 9 non è mai stato letto. Ma ora smettiamola e andiamo avanti senza condono”, la replica del vicepremier Cinquestelle. Di Maio, quindi, ha spiegato: “Ora smettiamola con il dire che c’è panna montata. Non la buttiamo in caciare, togliamo di mezzo il condono per gli evasori e andiamo avanti”. E poi ha aggiunto: “Ci fa molto piacere e siamo felici del no della Lega al condono. Sono amici ritrovati”. E arriva anche una puntualizzazione decisa: “A nome del governo smentisco che si sia pensato a una riduzione del deficit che resta al 2,4%. Se dovessimo ridurlo non avremmo la riforma alla Fornero, il reddito di cittadinanza”.

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