Dopo la morte, a 77 anni, di Gilberto Benetton, fondatore del gruppo, sarà con ogni probabilità la figlia Sabrina a entrare nel Cda di Edizione, la holding Benetton regolata da uno statuto che non lascia spazio a soggetti esterni alla famiglia. Il modello da seguire era stato adottato alla morte del fratello minore di Gilberto, Carlo, il cui figlio Massimo ha preso la qualifica di ‘socio fondatore’ accanto ai tre zii (Luciano e Giuliana, oltre a Gilberto) e ha fatto inoltre il suo ingresso nel board.
Il ruolo di vicepresidente di Edizione, che era di Gilberto, rimarrà vacante mentre quelli di presidente e a.d restano rispettivamente a Fabio Cerchiai e a Marco Patuano. Tale assetto non dovrebbe venir toccato fino al prossimo aprile, alla scadenza del board. A quel punto potrebbe farsi avanti per guidare Edizione Alessandro Benetton, che già siede nel consiglio per conto della cassaforte del ramo familiare del padre Luciano. Ma la sua ambizioni al vertice non piacciono al resto dei Benetton. A Luciano tocca il compito, finora svolto da Gilberto, di conciliare le diverse anime della famiglia di Ponzano Veneto e garantire la pace.