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Ok Pe su Bilancio Ue 2019 ma governo pronto al no

Bilancio Ue 2019? Matteo Salvini ha detto, a nome del governo, che “non ci sarà il nostro voto a favore se ci saranno tagli per investimenti, lavoro, agricoltura, sicurezza e immigrazione”, afferma al termine della riunione del comitato interministeriale per gli Affari europei a Palazzo Chigi. “No a nuove tasse europee che pesino sui cittadini e le imprese”, aggiunge, portando avanti l’approccio a muso duro con un’Europa che, nel frattempo, all’interno della bozza del bilancio approvato dal Parlamento europeo, aveva già espresso la volontà – sottoforma anche di fondi e stanziamenti – di affrontare il problema dell’immigrazione e focalizzarsi su giovani, ricerca e sviluppo. Insomma, uno scontro a senso unico.

L’Europa, infatti, punta proprio sui giovani, sull’educazione, la ricerca, ma anche risoluzione dei problemi come quello della migrazione e del clima e l’implementazione delle infrastrutture. Questo ciò che si evince dal bilancio Ue 2019, a cui il Parlamento europeo ha dato il via libera (389 sì, 158 no e 123 astenuti) . Ora la palla passa ai ministri.

Le prossime tappe prevedono l’avvio a tre settimane di negoziati di conciliazione con il Consiglio, con l’obiettivo di raggiungere un accordo tra le due istituzioni sul bilancio dell’anno prossimo che dovrebbe essere votato dal parlamento Ue e firmato dal suo presidente il 29 novembre. I deputati europei hanno fissato il bilancio generale dell’Ue per il 2019 a 166,34 miliardi di euro per gli impegni e 149,3 miliardi di euro per i pagamenti. I negoziati con il Consiglio avranno luogo a novembre.

Nella loro risoluzione di bilancio, i deputati hanno ribadito le loro priorità: “crescita sostenibile, innovazione, competitività, sicurezza, lotta alle cause profonde dei rifugiati e dei flussi migratori, gestione dei flussi di rifugiati e migratori, lotta ai cambiamenti climatici e transizione all’energia sostenibile, e un particolare focus sui giovani“.

I deputati hanno aumentato il programma Erasmus+ di 362 milioni di euro. Hanno inoltre aggiunto 346,7 milioni di euro per l’iniziativa per l’occupazione giovanile, portando il totale del 2019 a 580 milioni di euro per aiutare i giovani alla ricerca disperata di un lavoro. L’eurocamera ha anche rifiutato i “tagli ingiustificati di 794 milioni di euro” del Consiglio alla sezione del bilancio dell’Ue impegnata a stimolare la crescita e creare posti di lavoro. Si è anche deciso di ripristinare completamente il finanziamento dei progetti infrastrutturali e il programma Orizzonte 2020, che sostiene progetti di ricerca, aggiungendo 256,9 milioni di euro. Entrambi i programmi avevano subito tagli. Il Parlamento ha inoltre aumentato Orizzonte 2020 di altri 65 milioni di euro e spese relative al clima nell’ambito dei programmi Orizzonte 2020, Cef e Heading 2 di altri 97,3 milioni di euro.

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