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Tap, Di Maio: Contrario, opera non strategica. Confindustria: no stop

“Dire la verità ai cittadini non significa aver cambiato idea rispetto alla campagna elettorale”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio parlando del Tap. “Dire la verità significa arrivare ai ministeri – ha aggiunto – studiare le carte, studiare gli accordi e fare tutte le proiezioni di ischio per le casse dello Stato”. “Quelli prima hanno blindato questa opera che resta non strategica e che si poteva evitare” ha aggiunto.

“Quando abbiamo fatto il contratto di governo abbiamo detto che il Tap sarebbe rientrato in uno studio costi-benefici” ha aggiunto il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. “Abbiamo considerato che avremmo dovuto sborsare più di 20 miliardi che sono più di reddito cittadinanza e quota 100 messi insieme – ha aggiunto – ed è logico che ai cittadini abbiamo dovuto dire la verità”. Di Maio ha poi detto: “Ci siamo battuti contro questa opera. Se fossimo andati al governo nel 2013 non si sarebbe fatta”.

Il vicepremier è intervenuto anche sulla questione legata alla Tav: “La rinegoziazione del progetto Tav è dentro al contratto di Governo, lo abbiamo firmato e lo abbiamo fatto votare ai nostri iscritti”. Sul tema della Tav suro monito di Confindustria che ribadisce “con forza l’assoluta necessità di completare i lavori della Tav” e aannuncia “che proprio a Torino convocherà un Consiglio generale straordinario allargato alla partecipazione dei Presidenti di tutte le Associazioni Territoriali d’Italia per protestare insieme contro una scelta, il blocco degli investimenti, che mortifica l’economia e l’occupazione del Paese”.

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