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Manovra: Siri, reddito cittadinanza a metà 2019

Per il reddito di cittadinanza bisognerà aspettare la metà del 2019, mentre per l’implementazione della quota cento se ne parla già a febbraio. La previsione è quella del sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri, della Lega, che in un’intervista al Corriere della Sera afferma: “Per quota cento il nostro obiettivo è febbraio, mentre per il reddito di cittadinanza servirà qualche mese in più. Visto che bisogna ancora terminare la cornice entro la quale questa misura viene erogata, sarebbe importante che parte della dotazione finanziaria andasse alle imprese, perché possano assumere e formare il lavoratore”.

Parlando delle divisioni nella coalizione, osserva che “è normale che ci sia della dialettica tra due forze diverse e alternative. Per noi, che siamo impegnati a fare le cose utili al Paese, l’orizzonte al momento resta la legislatura. Finché ci saranno le condizioni andremo avanti”. E avverte i dissidenti M5S: “Se salta Di Maio salta il governo e si va al voto. Non ci sono piani B”. Parlando della Tav, precisa: “È un dossier che deve essere completato. Anche qui abbiamo raggiunto un’intesa per portare a termine l’indagine costi benefici, quindi aspettiamo il verdetto. Se uno accetta un percorso deve accettare anche il risultato”, “altrimenti diventa una questione ideologica”, conclude

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