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La Ue boccia la manovra, procedura più vicina. Tria: rammarico, conti sono ok

La Commissione europea ha definitivamente bocciato il documento programmatico di bilancio del governo italiano per il 2019. Lo si apprende al termine della riunione del collegio dei commissari. Una conseguenza, quella sulla manovra, “logica e inevitabile della decisione presa dalle autorità italiane di non modificare la bozza di bilancio”, afferma il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici, sottolineando che la volontà di dialogo della Commissione con l’Italia è “sempre stata genuina” e che lui stesso e il collega Dombrovskis hanno incontrato il ministro Tria “più volte”.

L’esecutivo comunitario ha anche adottato il rapporto sul debito, aprendo così la strada a una procedura per deficit eccessivo nelle prossime settimane. “L’Italia non sta rispettando il criterio del debito e per questo è giustificata una procedura per deficit eccessivo – afferma Moscovici – Ma questo non significa che stiamo avviando ora la procedura perché ora spetta agli Stati membri presentare la loro posizione ‘sulla nostra relazione’, entro due settimane”. Dunque, verrà avviata una vera e propria procedura solo qualora “gli Stati fossero d’accordo con le conclusioni della Commissione Ue“, chiarisce Moscovici.

Sia Moscovici che il collega Dombrovskis, il 10 dicembre, verranno sentiti dal Parlamento europeo: “la riunione odierna dei capigruppo della Commissione Econ del Parlamento Ue ha deciso di sentire la Commissione europea sulla manovra di bilancio italiana”, ha reso noto Roberto Gualtieri, europarlamentare Pd/S&D. “L’audizione di Dombrovskis, vice-presidente della Commissione Ue e Moscovici, commissario per gli affari economici, avrà luogo il 10 dicembre a Strasburgo”. Gualtieri aggiunge che “i coordinatori hanno anche deciso di invitare a gennaio il ministro Giovanni Tria”.

Dal canto suo il governo italiano insiste: nessuna modifica alla manovra economica. È questa la ferma intenzione di Roma alla luce della decisione di Bruxelles. A quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte presenterà a Juncker una lettera molto dettagliata e corposa, di parecchie pagine, in cui si spiegherà perchè i tecnici dell’economia del Governo sono convinti della bontà delle norme. Conte andrà da Juncker, viene spiegato, “con la descrizione dettagliata di tutte le riforme. Nessuna modifica sui numeri della legge di Bilancio ma si va a Bruxelles con molta sostanza, con un piano dettagliato”.

La manovra italiana vede un “non rispetto particolarmente grave” delle regole di bilancio, in particolare della raccomandazione dell’Ecofin dello scorso 13 luglio, rileva la Commissione Ue nella valutazione adottata oggi. È con “rammarico” quindi che Bruxelles “conferma” la sua precedente valutazione della bozza del bilancio dell’Italia.

“In una situazione di debito molto alto, l’Italia sta essenzialmente pianificando una spesa aggiuntiva significativa, invece della necessaria prudenza di bilancio. Inoltre, voglio dire che l’impatto di questa manovra sulla crescita sarà probabilmente negativo dal nostro punto di vista. Non contiene misure significative per rafforzare il potenziale di crescita, anzi, possibilmente il contrario”, ha detto il vicepresidente Valdis Dombrovskis.

Nella sua risposta il ministro dell’Economia, Giovanni Tria esprime “rammarico prendiamo atto che la Commissione non ha ritenuto di condividere le ragioni del bilancio programmatico italiano”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. “Ritengo tuttavia che la drammatizzazione del dissenso tra Italia e Commissione europea danneggi l’economia italiana e di conseguenza l’economia europea. – prosegue in una nota – Questa considerazione è alla base del nostro impegno a continuare il dialogo con la Commissione alla ricerca di una soluzione condivisibile nell’interesse reciproco”

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