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GM si riorganizza: tagli e possibili chiusure. Il titolo vola a 7,70%

Un taglio da 14.700 posti di lavoro: General Motors ridurrà la propria forza lavoro in Usa e Canada del 15%. Mentre la borsa festeggia la riorganizzazione della società (il titolo Gm guadagna il 7,70% a Wall Street), secondo la stampa americana la storica azienda di Detroit potrebbe anche chiudere cinque impianti – 4 negli Stati Uniti e uno in Canada – entro la fine del prossimo anno. Un’eventualità che si verificherebbe nel caso in cui non fosse raggiunto un accordo con i sindacati per allocare maggiore lavoro in questi impianti. Oltre al nord America, e ”alla già annunciata chiusura dell’impianto di Gunsan, in Corea del Sud, Gm cesserà le operazioni in altri due impianti fuori dal Nord America entro la fine del 2019” mette in evidenza un nota rilasciata da Gm.

”Prendiamo queste decisioni in un momento in cui l’economia è forte. L’industria sta cambiando molto rapidamente e vogliamo assicurarci di essere ben posizionati. Riteniamo sia appropriato agire mentre la società è forte e l’economia è forte”, afferma l’amministratore delegato di General Motors, Mary Barra, presentando a Detroit il piano di riorganizzazione di Gm. Lo riporta l’agenzia Bloomberg.

L’United Auto Workers, il sindacato dei metalmeccanici americano, ha dichiarato guerra a General Motors. ”La decisione spietata di Gm di ridurre o fermare le operazioni in impianti americani, aprendo o aumentando quella negli stabilimenti in Messico e in Cina, danneggia profondamente i lavoratori americani”, ha affermato il vice presidente del Uaw, Terry Dittes. ”Le decisioni di Gm, alla luce delle concessioni ottenute durante la crisi e il salvataggio con soldi pubblici, mettono i profitti prima della famiglie che lavorano”.

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