Sul bilancio italiano “ci sforziamo per trovare delle soluzioni”: lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, in conferenza stampa a Parigi precisando però che la procedura d’infrazione contro l’Italia “allo stato attuale, per quanto riguarda il debito, sarebbe necessaria…”. Ma “non siamo ancora a questo punto”, il dialogo con le autorità italiane “continuerà” fino all’ultimo. Gli Stati membri hanno ora una settimana “per decidere se avviare o meno” le raccomandazioni dell’esecutivo Ue sulla manovra italiana, anche se “non ho dubbi sul fatto che la confermerebbero”.
Al momento, tuttavia le tensioni commerciali globali, la Brexit, e la manovra italiana sono le tre principali “incertezze” che pesano sull’Europa: lo ha detto il commissario europeo, Pierre Moscovici. Il responsabile Ue ha quindi sottolineato che rispetto ai tre principali rilievi fatti all’Italia dalla Commissione Ue – crescita, deficit, debito – “al momento attuale non hanno trovato risposta”. “Continuiamo a pensare che la manovra italiana comporti rischi per aziende, risparmiatori e cittadini italiani. Questo rischio ha un nome: si chiama debito al 130% del Pil”.
Moscovici ha quindi auspicato la ricerca di “soluzioni condivise per Italia e Ue”, sottolineando che “non sono mai stato un partigiano delle sanzioni. Penso che le sanzioni siano sempre un fallimento. Sono sempre stato un commissario favorevole alla flessibilità – ha aggiunto – aperto al dialogo tra Roma e Bruxelles, legato a un’Italia che rimanga al centro della zona euro”.
Intanto la Borsa di Milano apre poco mossa. Il Ftse Mib segna un progresso dello 0,07% a 19.247 punti. Lo Spread Btp-Bund apre in calo, sotto i 290 punti base: il differenziale è a 288,8 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,232%.
