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Bce ridurrà all’11,80% quota italiana nel capitale

A partire da gennaio la Banca centrale europea ridurrà all’11,80%, dal 12,31%, la quota dell’Italia nel suo capitale (capital key). Una scelta che avviene nel quadro della revisione quinquennale della quota di ciascun Paese nel capitale della Bce (‘capital key’) che si basa sui rispettivi Pil e popolazione. La decisione – che vede un aumento della quota di Germania, Francia e altri – potrebbe in teoria avere un impatto sulla ripartizione degli acquisti (o reinvestimenti) del Qe, sulle cui modalità tuttavia la Bce deciderà nel consiglio del 13 dicembre: diversi analisti si aspettano che non vi siano cambiamenti apprezzabili.

In un comunicato, la Bce spiega che “16 banche centrali nazionali avranno quote maggiori, dodici inferiori” e che non c’è alcun cambiamento nel sistema della rotazione dei governatori con diritto di voto. L’Italia – in particolare – rimane nel primo gruppo. L’impatto sugli acquisti del Qe va letto alla luce della ‘eurosystem key’, cioè della quota del capitale redistribuita per le sole banche dell’Eurozona. Ciò comporta per l’Italia una riduzione al 16,9530% dal 17,4890% (-0,5085 punti percentuali); per la Grecia un calo a 2,4839% dal 2,8884% (-0,4045 punti percentuali); per la Germania un aumento al 26,3827% dal 25,5674% (+0,8153 punti percentuali); per la Francia un aumento al 20,4059% dal 20,1433% (+0,2626 punti percentuali); per l’Irlanda un aumento all’1,6884% dall’1,6489% (+0,0395 punti percentuali); per il Belgio un aumento al 3,6313% dal 3,52% (+0,1113 punti percentuali).

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