Cerca
Close this search box.

Alitalia, Di Maio: piano industriale a gennaio

Un piano industriale pronto a gennaio che includerà, oltre a Ferrovie dello Stato, “uno o più partner industriali”. L’ultimo aggiornamento sul futuro di Alitalia arriva dal Vicepremier Luigi Di Maio al termine del tavolo con i sindacati della compagnia, ai quali ha garantito un “occhio particolare e fondamentale ai livelli occupazionali: non ci devono essere esuberi”.

“Sono molto fiducioso sul fatto che Alitalia possa essere rilanciata, all’altezza delle sfide del mercato, e che gli italiani non debbano più mettere soldi”, ha detto Di Maio, “la cosa più importante adesso è che si sta lavorando già al piano industriale: non è una condizione vincolante, abbiamo già i presupposti per poter arrivare a gennaio ad un piano industriale con al centro FS è uno o più partner industriali”.

“Le manifestazioni di interesse sono arrivate solo da EasyJet e Delta. Io non ho nessun pregiudizio verso nessun attore e a Fs nessuno nega di andare a trovare un partner fuori da chi ha manifestato interesse”, ha detto Di Maio a chi chiedeva dei partner industriali per il progetto con Fs, in particolare se fosse ancora in campo Lufthansa. “Se Fs dovesse trovare un altro partner industriale potrà sicuramente costruire il Piano industriale insieme a lui. Vale per partner industriale, fondi di investimento o altri soggetti”, ha aggiunto Di Maio. A chi chiedeva di un consorzio tra Delta e EasyJet, Di Maio ha risposto: “Chiedete a loro, fa parte tutto di quello che si sta costruendo nel piano industriale. I tempi saranno maturi per valutare un Piano industriale abbastanza dettagliato da gennaio. Fs sta facendo la due diligence e sta costruendo il piano insieme al partner: queste sono fasi della procedura concorsuale, da gennaio avremo sicuramente delle novità sia sull’attore economico che sul piano”.

Secondo alcuni dei presenti all’incontro, che hanno riferito le parole del Ministro dello sviluppo, il Governo sta studiando il possibile ingresso diretto del Mef nel capitale di Alitalia. L’ipotesi di una partecipazione diretta dello Stato è da sottoporre a l’Ue, ha spiegato il ministro, con la quale ci sarà una trattativa serrata. Trattativa che partirà non appena si saprà il futuro assetto societario.

“Stiamo lavorando al nuovo piano industriale, ci sta lavorando Fs, ci sono tanti interessati sul mercato e questa potrà essere una grande occasione finalmente per andarci a prendere turisti da portare in Italia”, ha detto Di Maio. “Rispetto all’ultimo incontro del 12 ottobre – ha poi detto il ministro rispondendo a chi gli chiedeva cosa fosse cambiato rispetto a due mesi fa – si sono mantenute le promesse fatte: Fs ha fatto l’offerta vincolante, entro il 31 gennaio farà il Piano industriale insieme a soggetti di mercato, è una condizione vincolante che ha posto. A questo si aggiunge l’ipotesi di una partecipazione diretta dello Stato e questa fa parte dell’interlocuzione con l’Ue”. “A questo punto posso dire che non stiamo più lavorando al salvataggio di Alitalia ma ad un rilancio. Con Fs e Alitalia possiamo creare la prima azienda al mondo ferro, aereo e gomma”, ha aggiunto.

Intanto viene prorogato di altri sei mesi, dal 15 dicembre 2018 a “non oltre il 30 giugno 2019”, il termine per rimborsare i 900 milioni di euro (più interessi) del prestito ponte ad Alitalia. È quanto prevede l’ultima bozza del dl semplificazioni all’esame del Cdm, in cui si aggiunge una norma di copertura: ai 900 milioni si provvede con versamento, entro il 31 dicembre 2018, dalla Cassa dei servizi energetici e ambientali (Csea) a favore del conto corrente di tesoreria centrale. In pratica si attinge alla ex Cassa conguaglio, come già fatto per l’Ilva nel 2016.

Il prestito ponte di Alitalia ha già attirato le attenzioni europee: “l’indagine della Commissione è in corso e non possiamo pregiudicarne l’esito”, ribadisce un portavoce dell’esecutivo Ue sul caso Alitalia e la proroga del prestito ponte. Tutti gli sviluppi relativi al dossier, infatti, saranno valutati da Bruxelles in modo complessivo nel quadro dell’indagine già aperta e tuttora in corso sulla compagnia aerea, e che dovrà essere chiusa tramite un’unica decisione formale dell’Antitrust Ue.

I numeri della compagnia sembrano comunque godere di buona salute: in novembre il fatturato Alitalia è cresciuto del 7,1% per i passeggeri e del 9,7% per il cargo rispetto agli ultimi 12 mesi. Lo ha annunciato il chief business officer Fabio Lazzerini durante una conferenza stampa a New York. Un trend positivo confermato anche dai dati del solo di mese di novembre, rispetto al novembre 2017: +8,3% per i passeggeri e +17,1% per il trasporto merci. In aumento anche il numero di passeggeri a novembre: 1.652.631, +4,6% rispetto all’anno precedente. Lazzerini ha sottolineato anche che nel 2018 Alitalia è stata il secondo vettore in Europa per puntualità con l’83,1% di voli regolari mentre è stata la prima nel mondo nello scorso mese di gennaio e la prima in Europa nell’aprile del 2018. “La puntualità è importante – ha detto Lazzerini – perché per essere puntuali ci vogliono tante cose che funzionano allo stesso tempo”. A livello mondiale nel 2018 la compagnia italiana è al sesto posto in termini di puntualità.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.