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Conte: manovra non scritta a Bruxelles, per cittadini tasse scendono

Il governo è solido, anche se è possibile un rimpasto. La manovra non è stata scritta a Bruxelles. Le tasse, per i cittadini, scendono. La stima del pil è stata abbassata ma la crescita sarà più robusta. Sono alcuni dei concetti su cui si sofferma il premier Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa di fine anno, per rivendicare gli effetti del lavoro fatto finora, concretizzato nella Legge di Bilancio che “il Governo ha sempre voluto”.

Manovra. “Non e’ affatto vero che la manovra sia stata scritta a Bruxelles, e’ stata scritta in Italia. Tutte le volte che mi sono seduto con Bruxelles non ho mai consentito che mettessero in discussione i punti qualificanti della manovra e devo dare atto loro che non hanno mai cercato di valutare nel merito tali punti”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte alla
conferenza stampa di fine anno

Crescita. “Abbiamo dovuto rivedere la crescita all’1% perche’ ci siamo accodati” agli organismi internazionali “ma cio’ non significa che siamo rassegnati a una crescita bassa”. Conte scommette invece su “una crescita robusta”.

Tasse. “Non stiamo aumentando la pressione fiscale sui cittadini. La pressione fiscale noi per i cittadini l’abbiamo alleggerita. E’ questa la politica economica sociale che un governo deve esercitare, e non ci e’ stato affatto dettato dall’Ue. Abbiamo realizzato un’opera redistributiva privilegiando alcune fasce sociali rispetto ad altre”, dice a chi gli fa notare come, secondo l’Upb, la pressione fiscale sia aumentata di mezzo punto. “Non guardate i saldi finali”, sottolinea il premier.

Iva. L’aumento dell’Iva nel 2020 e 2021? “Non vorrei che fosse trascurato il fatto che in pochi mesi abbiamo dovuto recuperare 12,5 miliardi per neutralizzare l’incremento dell’Iva. Continueremo nel 2020 e 2021 con questa modalita’ e ci impegniamo a impedire l’incremento dell’Iva”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte alla conferenza stampa di fine
anno.

Governo. Rimpasto di governo? “Il discorso esula dalla sensibilita’ del premier, semmai l’esigenza maturera’ in seno a una delle forze politiche, verra’ comunicata all’altra, io ne verro’ eventualmente messo a parte se fosse un’istanza condivisa e se ci fosse una soluzione prospettata, auspico che sia condivisa e che non destabilizzi l’esperienza di governo”. Sul tema, arriva poi una sorta di smentita da fonti di Palazzo Chigi: per il Presidente del Consiglio il “rimpasto” di Governo non è all’ordine del giorno ed è un’ipotesi inesistente.

M5s-Lega. “L’esperienza di governo funziona e funzionera’ perche’ si regge su un’amalgama perfetta tra giallo e verde. Non una mescolanza, sono due colori ben riconoscibili e distinti, ma un equilibrio chimico perfetto, al quale contribuisco anche io. Una perfetta sintonia tra due forze politiche e i loro leader con me”. “Nessuno e’ portatore di interessi lobbistici o particolari – ha aggiunto – Finche’ l’amalgama si conservera’, io ritengo per 5 anni, sarebbe un grave errore tradire una prospettiva cosi’ riformatrice anche agli occhi dei cittadini”.

Contratto. Sul contratto di governo “la possibilita’ di un tagliando non e’ da escludere, per vedere cosa si puo’ fare meglio e introdurre nuove misure, eventualmente”.

 

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