Nel periodo gennaio-novembre 2018 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 414,8 miliardi di euro, segnando un incremento di 7,2 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1,8%). Al risultato contribuiscono sia le imposte dirette (+0,8%) sia quelle indirette (+2,9%). Lo comunica il Mef.
Nella stessa nota è precisato che il gettito delle imposte indirette, che ammonta a 188.151 milioni di euro, registra nei primi 11 mesi dell’anno passato una crescita di 5,3 miliardi di euro (+2,9%). Il risultato è legato all’andamento del gettito dell’Iva (+3.623 milioni di euro, +3,3%) e, in particolare, della componente relativa agli scambi interni che aumenta di 2.730 milioni di euro (+2,8%). Positiva anche la dinamica del prelievo sulle importazioni che mostra un incremento di 893 milioni di euro (+7,3%).
In calo invece le entrate tributarie derivanti dalle attività di accertamento e controllo che si sono attestate nei primi 11 mesi dello scorso anno a 9.479 milioni (-748 milioni di euro, -7,3%) di cui: 4.676 milioni di euro (-1.037milioni di euro, -18,2%) sono affluiti dalle imposte dirette e 4.803 milioni di euro (+289 milioni di euro, +6,4%) dalle imposte indirette. Secondo quanto riporta il Mef il risultato del periodo gennaio-novembre è stato condizionato dall’andamento negativo del mese di agosto 2018 rispetto allo stesso mese del 2017 (-891 milioni di euro, pari a -45,3%) nel quale il gettito era stato sostenuto dalle consistenti entrate derivanti dalla “Definizione agevolata” delle controversie tributarie, introdotta dal D.L. 193/2016.
