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Tav, da analisi costi benefici a referendum: è scontro Lega-M5s

Ufficialmente, non si sa ancora nulla: i risultati sull’analisi costi benefici della Tav Torino Lione non sono stati ancora resi noti. È stato sì annunciato che è stata terminata, (proprio da chi l’ha realizzata), ma dal Ministero dei trasporti ci si è affrettati a specificare che quella di cui parlava il professor Ponti “è una bozza preliminare”, e che prima della sua divulgazione andrà “doverosamente condivisa con la Francia, la Commissione Ue e in seno al governo”. Ai ‘fatti’ si aggiungono però indiscrezioni sulla stessa analisi, che fanno pendere la bilancia in favore dello stop alla Tav, e dichiarazioni, che su questo tema (come sta succedendo su altri, dai migranti al decreto su pensioni e reddito di cittadinanza) lasciano presagire uno scontro interno al Governo gialloverde, i cui schieramenti sembrano più determinati nel difendere la propria posizione, rispetto al passato.

Secondo l’indiscrezione proveniente da Palazzo Chigi, infatti, l’analisi conterrebbe un parere negativo sulla realizzazione della Torino Lione, anche se le stesse fonti hanno precisato che nessuna decisione è stata presa. La parte del Governo che vuole la realizzazione dell’opera sembra già avere un piano B: il referendum, spesso prospettato (ma con meno convinzione rispetto ad ora) nei mesi scorsi dalla Lega. “Al governo si discute, anche sulle infrastrutture. Io sono a favore di nuove strade e ferrovie. La Tap, ad esempio, è in corso di lavorazione. Sono a favore della Tav e affinché vada avanti. Se l’analisi dei tecnici sulla Tav fosse negativa, nessuno di noi vorrebbe né potrebbe fermare una richiesta di referendum”, ha detto il vicepremier, Matteo Salvini, in un’intervista a Rtl.

Tempestiva la replica dell’altro vicepremier Luigi Di Maio, che segue lo stesso spartito di Salvini (“aspettiamo il dato ufficiale” e “non l’ho letta, è uno studio preliminare”) ma con conclusione diametralmente opposta: il Movimento 5 stelle, ha detto, “è contro quell’opera” e quelle risorse potrebbero essere utilizzate per migliorare la mobilità cittadina.

Nel mezzo ci sono le dichiarazioni di Danilo Toninelli, che in quanto Ministro delle infrastrutture è la personalità politica più vicina alla vicenda, e che ha sempre contestato la validità economica della Tav. Tononielli si limita a ricordare che sulla Tav ci sarà un confronto nella maggioranza di Governo successivo all’iter di approvazione dell’analisi. Una volta fatto l’esame di conformità dell’analisi costi-benefici, ha spiegato Toninelli, “andiamo a condividerlo con la ministra francese e con la commissaria Ue Bulc, dopodiché la renderemo pubblica e apriremo il dibattito generale e il dibattito all’interno della maggioranza”. Per l’approvazione della stessa analisi serve del tempo: “qualche giorno”, ha detto il Ministro, perché adesso “è sottoposta al vaglio di conformità: stiamo verificando se risponde a tutte le deleghe. È un lavoro che comporta qualche giorno. Terminato, metteremo il protocollo e diremo che ufficialmente l’analisi esiste. Oggi non possiamo dirlo, è sottoposta al vaglio, c’è una bozza”. Inoltre, secondo Toninelli, “di referendum si parla solo in caso di necessità”.

Incalzato sull’ipotesi che si vada verso un’analisi tecnica negativa, il Ministro ha risposto di non voler commentare i se: “le analisi si leggono, dopodiché la devo comparare con l’analisi tecnico-giuridica. Faremo la stessa cosa che abbiamo fatto con il Terzo Valico, con la massima trasparenza. Chiunque non è d’accordo per le opinioni, gli dirò che qui non ci sono opinioni, ci sono dei dati matematici e tecnici”.

Mentre continua la polemica politica (e civile, da parte dei comitati a favore e contro l’opera) tra le varie dichiarazioni una, in particolare, testimonia come la contrapposizione tra Lega e M5s si faccia sempre più marcata: “nel caso la valutazione costi/benefici, nelle mani del ministro delle infrastrutture Toninelli, dovesse dare esito negativo, siamo pronti a sostenere un referendum consultivo che dia la parola, e la decisione finale, ai piemontesi”.Così il capogruppo alla Camera dei leghisti, Riccardo Molinari, ha confermato la partecipazione sabato prossimo a Torino alla manifestazione per il Sì alla Tav.

 

 

 

 

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