Il futuro della mobilità è elettrico, e per avere un’idea di dove stiamo andando bisogna rivolgere lo sguardo a nord: più precisamente alla Norvegia. Il paese scandinavo, infatti, ha segnato nel 2018 il record mondiale di auto elettriche in circolazione: sulle sue strade, un’auto su tre cammina a batteria. Nessun altro paese ha una percentuale così alta di quattroruote “green”. L’aumento delle e-car ha segnato parallelamente un crollo delle vendite di veicoli a benzina e diesel. Ma non è tutto: la Norvegia sta puntando molto sull’e-shipping, con un piano per la costruzione di una flotta di navi elettriche. Il governo, infatti, sta mettendo in campo finanziamenti e progetti per avere, da qui al 2030, la maggior parte del traffico navale a zero emissioni.
Essere il paese record di veicoli elettrici è un paradosso per la Norvegia, che deve praticamente tutta la sua enorme ricchezza ai giacimenti di petrolio, che economicamente costituiscono il 25% del Pil nazionale. La Norvegia, infatti, è il terzo esportatore di petrolio al mondo, ed il suo Fondo sovrano è attualmente il più ricco; tuttavia il governo ha recentemente cambiato la politica di investimenti del Fondo, decidendo di disinvestire gradualmente da società nel settore oil&gas, e di puntare invece sulle energie rinnovabili. Il governo di Oslo ha avviato una politica di riduzione delle emissioni di Co2, con l’obiettivo di azzerarle totalmente nei prossimi anni. Nel 2018 è arrivato il primo record: il 31,2% delle auto immatricolate cammina a batteria (nel 2017 la percentuale era stata del 20,8%). Se a queste si aggiungono anche le auto ibride la percentuale delle vetture “green” sale al 49%: in altre parole, quasi la metà delle auto attualmente in circolazione in Norvegia non emette gas. In effetti, nel 2017, il Paese scandinavo ha dovuto anche fronteggiare il problema di non avere sufficienti colonnine di ricarica per tutte le auto elettriche nelle strade. L’obiettivo, oggi, è arrivare alla totalità di auto elettriche entro il 2025: per farlo, il governo offre, per chi sceglie le e-car, esenzioni fiscali ed agevolazioni, come i parcheggi e le stazioni di ricarica gratuiti, la possibilità di camminare sulle corsie riservate ai mezzi pubblici, e sconti sull’Iva.
Ancora più ingente è l’impegno del governo norvegese per la costruzione di una flotta navale elettrica. Nel momento in cui il resto del mondo ha appena iniziato a introdurre le automobili elettriche, Oslo è già passata a “bonificare” l’intero traffico marittimo. Un viaggio in nave, infatti, è estremamente inquinante per l’atmosfera, e la Norvegia si è posta in prima linea nel settore dell’e-shipping. Nello splendido panorama dei fiordi già da anni si muovono traghetti ibridi ed elettrici (obbligatoriamente per una legge del 2015), e da maggio scorso il governo ha stabilito che nelle tipiche insenature, che sono state dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, potranno circolare esclusivamente traghetti a zero emissioni. La normativa diventerà effettiva a partire dal 2026, e le compagnie di navigazione si stanno preparando: è in programma una flotta di 63 traghetti elettrici da varare entro il 2021. Il Paese è già a buon punto nel settore, potendo già contare di traghetti turistici e di navi per il trasporto di automobili completamente elettriche. Il futuristico (ed elettrico) vascello passeggeri “Future of the Fjords”, ad esempio, è stato premiato come Nave dell’anno 2018.
L’obiettivo del governo di Oslo, tuttavia, è riconvertire l’intera flotta: si punta ad avere entro il 2030 la maggior parte del traffico navale interno a zero emissioni, ed entro il 2050 di dimezzare le emissioni dell’intera flotta mercantile. Il programma per finanziare la produzione di navi elettriche attinge al Pilot-E, l’imponente piano di finanziamenti che tre agenzie governative (Research Council of Norway, Innovation Norway, ed Enova) hanno messo a disposizione per sostenere lo sviluppo di progetti green, con particolare attenzione al settore dei trasporti marittimi.
Come se non fosse abbastanza, la Norvegia sta anche costruendo la prima nave container elettrica e a guida autonoma del mondo: si chiama “Yara Birkeland” e dovrebbe essere messa in funzione il prossimo anno, per il trasporto di circa 120 container. Per la sua costruzione il governo ha stanziato l’equivalente di 14 milioni di euro, che copriranno buona parte delle spese. Abbattendo i costi di equipaggio e di carburante, la nave sarà probabilmente la più economica del suo genere. I piani sono di testarla nel 2020 con l’equipaggio a bordo per poi guidarla da remoto a partire dal 2022.