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Tav, tregua nel Governo. Salvini: va fatta

La tregua sulla Tav – che promette di essere particolarmente breve – per il momento continua. I ministri Sergio Costa e Danilo Toninelli indirettamente lo confermano, e dicono che in Cdm ancora non si è parlato della Torino Lione, dopo l’annuncio della mozione M5s-Lega per la ridiscussione in Parlamento dell’opera – una mossa che tiene a bada l’opposizione mentre il Governo gialloverde cerca un accordo.

Mentre predica cautela anche Jean-Claude Juncker – “è una decisione che devono prendere le due repubbliche di Francia e Italia, vedremo alla fine chi la spunterà”, ha detto il presidente della Commissione Ue – Matteo Salvini non ha comunque mancato di ricordare le posizioni della Lega. Secondo il Vicepremier “l’obiettivo è rivedere il progetto, risparmiare dove si può risparmiare e andare avanti”. Anche dal M5s, nonostante la tregua, non arrivano segni di apertura: la Tav “è un’opera che costerebbe a tutti gli italiani sette miliardi a perdere. Per noi è un’opera che va fermata del tutto”, ha ricordato il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, interpellato dai cronisti sulla Tav mentre lasciava palazzo Chigi prima che iniziasse il consiglio dei ministri.

Nonostante gli auspici di Gian Marco Centinaio – “oggi chiederò ai colleghi in Consiglio dei Ministri di rendere noto a tutto il governo se effettivamente la Tav è stata congelata o no”, aveva detto il ministro delle Politiche Agricole e Turismo – per il momento, come testimoniato da Toninelli e Costa, la Torino Lione non sarebbe stata discussa nel Cdm.

Intanto tra le posizioni a favore della realizzazione della Tav arriva anche quella del mondo del turismo. Secondo un’indagine condotta dall’istituto Piepoli in collaborazione con Confturismo-Confcommercio, per nove italiani su 10 le grandi opere sono fondamentali per aiutare il turismo. E se il raddoppio del passante di Genova è ritenuto importantissimo dall’82% degli intervistati, ben il 71% ritiene ‘molto’ o ‘moltissimo’ importante la realizzazione della Tav. Eseguita fra il 23 e il 28 gennaio 2019 su un campione di mille persone tra i 18 e i 74 anni, l’indagine ha sottoposto agli intervistati l’elenco di una serie di opere di importo pari o superiore a 100 milioni di euro. “Come promotore della cultura del fare, non posso che sostenere che le grandi opere siano un asset fondamentale per la crescita e lo sviluppo del turismo italiano – spiega il presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patanè – Mai come in questo periodo è necessario che ci si liberi dalle lungaggini burocratiche che hanno causato il blocco di tanti cantieri per far correre il Paese senza però rinunciare alla sostenibilità e alla trasparenza negli appalti, evitando gare al ribasso che vanno a danno degli imprenditori e attirano solamente la criminalità organizzata. La ricostruzione del ponte di Genova deve diventare simbolo di velocità e avanguardia, per promuoverci all’estero come paese efficiente e in grado di superare ogni difficoltà”.

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