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Fca, Manley conferma i 5 mld di investimenti in Italia

Fca è e sarà indipendente (ma non cieca alle opportunità), il piano di investimenti nelle fabbriche italiane (5 mld di euro) va avanti, i target finanziari al 2022 sono confermati. L’amministratore delegato di Fca, Mike Manley, sfrutta il Salone di Ginevra per presentare le prospettive future dell’azienda, dai conti – con un bilancio che “non è mai stato così positivo, con ebit record e niente debito”, anche grazie alle “vendite record di Jeep e Ram” – al mercato delle auto elettriche, dagli investimenti alla (non) risposta sulle indiscrezioni Psa.

Alleanze e elettrico

Infatti, quando gli è stato chiesto di commentare il possibile interesse, riportato da Bloomberg, del gruppo di Peugeot, Citroen e Opel per eventuali alleanze con altri competitor, tra cui Fca, l’Ad ha risposto “siamo aperti ad alleanze, fusioni e collaborazioni, se ci danno la possibilità di crescere e rafforzarci “. Per poi precisare “il gruppo francese Psa? Parlo in generale…”.

Di collaborazioni Manley parla anche quando viene toccato il tema tecnologico e elettrico. Oltre a un aggiornamento sulla collaborazione con Bmw sulla guida autonoma – “abbiamo una forte collaborazione e se continueremo a lavorare così, proseguiremo anche in futuro” – Manley ha sottolineato che “stiamo sviluppando da soli la nostra piattaforma per l’elettrico. In futuro perché no? Valuteremo eventuali collaborazioni”. “Non abbiamo preso in considerazione questa ipotesi”, ha detto poi a proposito della possibilità di acquistare la piattaforma elettrica di Volkswagen. “Nel 2025 – ha sottolineato l’ad di Fca – avremo abbastanza elettrificazione nel nostro portafoglio per essere in grado di raggiungere gli obiettivi Ue. La domanda però è: il mercato le vorrà comprare? Oggi i veicoli elettrici rappresentano meno del 2% del mercato europeo e se guardiamo alle previsioni crescerà al 30% al 2024. È un grande aumento rispetto a oggi e quindi noi stiamo analizzando le opzioni per cui se il mercato vuole comprare noi avremo i veicoli giusti da offrire”.

“C’è chi pensa che Fca sia scettica sull’elettrico. Non c’è niente di più lontano dalla realtà e le presentazioni di oggi lo dimostrano”, ha detto l’Ad durante la presentazione delle novità del gruppo al Salone di Ginevra, tra cui il concept C-suv Alfa Romeo Tonale, che sarà prodotto a Pomigliano, il prototipo Fiat della nuova Panda e quello delle nuove versioni ibride di Jeep Renegade e Compass.

Le parole di Manley arrivano dopo l’appello del presidente e amministratore delegato di Bmw Italia, Sergio Solero, secondo il quale “il futuro della mobilità sarà elettrico e l’Italia è in ritardo. Bmw chiede alle aziende del settore di essere coese e lavorare insieme per portare il Paese verso la mobilità del futuro. Bisogna creare le infrastrutture pubbliche e private”.

Maserati, Cina, Lancia e le novità

“Maserati non è in vendita, ha un incredibile futuro”, ha detto Manley smentendo così le indiscrezioni di stampa sull’interesse per Maserati dei cinesi di Geely. La Cina è comunque “importante, siamo molto impegnati. Abbiamo due stabilimenti con il nostro partner Gac per Jeep e miglioreremo anche Alfa e Maserati”.

Per quanto riguarda la Lancia, secondo Manley “è venduta solo in Italia e non inizierò a venderla in altri Paesi”. “È un brand nazionale in Italia per via della sua storia e della sua eredità. Lo scorso anno Lancia ha fatto 45-46.000 unità in Italia dove quindi è un marchio in salute dove fa il suo meglio e dove resterà”, ha sottolineato.

Entro la fine dell’anno, ha poi aggiunto l’Ad, “le vetture ibride che avete visto oggi (Jeep Renegade e Compass) entreranno in produzione e all’inizio del 2020 arriverà anche la 500. Abbiamo un piano chiaro, dobbiamo elettrificare la maggior parte delle nostre linee, gli investimenti annunciati servono a questo”. Le Jeep Renegade e Compass saranno prodotte a Melfi, dove si fanno già le altre motorizzazioni della Renegade e la 500X.

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