Telefono mobile e pagamenti digitali, l’Italia in testa e in coda: terzi nel mondo per utenti unici di cellulare rispetto alla popolazione con l’83%, terzultimi nel “cashless”. Proprio il primo, lo smartphone, verrà in soccorso dei secondi, e ci emanciperà dal denaro contante. Con l’aiuto – decisivo – delle carte contactless. “L’Italia ha molto da recuperare”, ammette subito Stefano Favale, responsabile della direzione Global Transaction Banking– divisione Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo. “Con il 14% siamo in coda nell’Eurozona per transazioni digitali, contro una media Ue del 26% e il Nord Europa che ha superato il 50%”.
Nel numero di marzo di Fortune Italia, oltre a illustrare l’obiettivo di Intesa di arrivare al 70% di digitalizzazione nel 2021, Favale spiega come il gap con l’estero, “questo 86% di pagamenti cash, non lo recupereremo in uno o due anni, ma il mix è destinato a cambiare. La penetrazione del mobile offre grandi opportunità, possiamo recuperare molte transazioni”.
La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di marzo.