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Nexi rivede al rialzo le stime 2021. A settembre il gigante con Nets e Sia

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La “creazione del campione europeo dei pagamenti digitali”, come la definisce la stessa Nexi in una nota, è sempre più vicina, dopo l’ultimo via libera europeo. E mentre si prepara ad accogliere Sia e Nets, i risultati economici della società di pagamenti crescono: non solo rispetto al primo trimestre dell’anno della pandemia, ma anche rispetto al 2019. E vengono riviste al rialzo anche le stime per il 2021. Il Ceo Paolo Bertoluzzo, intanto, nella call sui conti conferma la politica di apertura alle acquisizioni della società, in particolare alle “piccole operazioni”.

Entro settembre il gigante Nexi-Sia-Nets

Questo “campione europeo” da 3 mld di euro di ricavi (e una ventina di miliardi di valore totale, sommando le capitalizzazioni) si formerà grazie, principalmente, a due matrimoni, entrambi iniziati lo scorso autunno: quello con Sia società controllata da CDP Equity, e quello con Nets, altra società di pagamenti, ma danese.

Il 3 marzo è stata approvata dall’Assemblea straordinaria degli azionisti la fusione di Nets in Nexi e l’8 marzo è stata ricevuta l’autorizzazione alla fusione da parte dell’Antitrust europeo. Il closing dell’operazione è confermato nel secondo trimestre di quest’anno.

In riferimento all’operazione di fusione con Sia, invece, è stato effettuato il 12 maggio il filing all’Antitrust Italiana. Il closing dell’operazione è previsto nel terzo trimestre di quest’anno.

“Per entrambe le integrazioni, il piano di trasformazione è pienamente operativo, con i vari cantieri focalizzati sulle attività per il Day-One e sulla realizzazione delle sinergie annunciate”, si legge nella nota del gruppo.

L’accordo con Intesa

Intanto è stato anche firmato un altro accordo. Quello tra Nexi e Intesa Sanpaolo, con Nexi che si prenderà la gestione delle attività di merchant acquiring in precedenza detenute da UBI e dalle sue controllate e confluite in Intesa.

L’operazione genererà nel 2021 un aumento dell’ebitda di gruppo atteso di circa 16 milioni e tali attività sono state valorizzate per un ammontare pari a 170 milioni, per un multiplo di 10,5 volte l’ebitda 2021. Il closing, previsto nel corso del secondo semestre del 2021 è subordinato, tra le altre cose, alle necessarie autorizzazioni.

Nexi: i risultati del trimestre

Nel primo trimestre dell’anno il gruppo Nexi ha registrato “una solida performance finanziaria nonostante la terza ondata del Covid-19”.

Nel periodo i ricavi sono pari a 258,6 milioni di euro, in crescita del 4,1% rispetto ai primi tre mesi del 2020 e del 5,3% rispetto al primo trimestre del 2019.

L’Ebitda è stato pari a 139,8 milioni di euro, in aumento del 2% su anno e del 9,2% sul 2019, mentre l’Ebitda Margin è stato pari al 54%, pressoché in linea con il livello registrato nello stesso periodo dello scorso anno nonostante il piano di contenimento costi implementato nel 2020, e in aumento di circa 2 punti percentuali rispetto al livello del primo trimestre 2019, confermando la leva operativa.

Nel primo trimestre del 2021 i costi ammontano a 118,8 milioni, in crescita del 6,6% su anno e del +1,2% sul 2019.

Nel bilancio, Nexi segnala che il trend tendenziale “risente del piano di contenimento costi del 2020 e dei costi straordinari relativi a progetti specifici legati al consolidamento bancario del primo trimestre 2020”.

I costi totali comparabili, al netto principalmente degli elementi non ricorrenti sopra citati, risultano in calo dello -0,9% su anno. Al 31 marzo 2021 la posizione finanziaria netta gestionale del gruppo è pari a 1.904 milioni di euro e la posizione finanziaria netta/Ebitda è pari a 3,2x, in calo rispetto ai trimestri precedenti.

Le previsioni: Nexi rivede al rialzo le stime

Nonostante l’ondata di Covid-19 a marzo 2021, Nexi ha rivisto al rialzo l’Ambition 2021 annunciata al mercato il 12 febbraio 2021. “Assumendo un recupero dal Covid-19 in linea con i piani di riapertura progressiva previsti nel Paese, in assenza di ulteriori ondate pandemiche, e l’esecuzione dei piani vaccinali attualmente in corso, Nexi – si legge nella nota – prevede una crescita su anno per i ricavi high single digit / double-digit (precedentemente mid-high single digit)”.

L’Ebitda Margin è previsto stabile su anno, in crescita di 3 punti percentuali rispetto al 2019, con potenziale upside. Restano confermati il Ratio Capex/Ricavi stabile su anno, anticipando l’effetto delle sinergie derivanti dalle operazioni di M&A precedentemente annunciate, e una forte generazione di cassa organica con un continuo de-leveraging profile”, conclude Nexi.

Intanto il Ceo Bertoluzzo racconte come sia tutto il mercato dei pagamenti digitali ad aver subito un accelerazione. La crescita della penetrazione dei pagamenti digitali è raddoppiata al 3-4%, racconta.

Buyback da 5 mln di euro

Il cda di Nexi ha anche approvato l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero massimo di azioni pari a 325mila, equivalenti allo 0,05% dell’attuale capitale sociale.

Il buyback, la cui durata si protrarrà per 12 mesi a partire da oggi e che potrà essere interrotto o modificato dalla società se necessario, “è a servizio del piano di incentivazione di medio-lungo termine basato sull’assegnazione di azioni ordinarie della società, approvato dal consiglio di amministrazione del 12 marzo 2019, da servirsi mediante (alternativamente o cumulativamente) azioni emesse e nel portafoglio della Società o aumenti di capitale con esclusione del diritto di opzione”.

Tenuto conto del prezzo di chiusura del titolo Nexi alla data del 12 maggio 2021 presso il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., pari a euro 15,16, il potenziale esborso connesso all’esecuzione del programma di riacquisto è stimato in circa 4,9 milioni di euro.

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