L’Italia sia credibile nel percorso del taglio del debito. E metta da parte il progetto dei minibot. Sono due messaggi piuttosto netti quelli che arrivano dalle riposte del presidente della Bce, Mario Draghi, alle domande sull’Italia durante la conferenza stampa che ha seguito la riunione del Consiglio dell’Eurotower. “La commissione europea ha concluso che l’Italia deve ridurre il rapporto debito/Pil e l’Italia produrrà un programma di riduzione di medio termine. Non credo che verrà chiesto un rapido calo, sarà un piano di medio termine che però deve essere credibile“, dice, aggiungendo: “è quello che tutti si aspettano” parlando del braccio di ferro fra Roma e Bruxelles con l’avvio di una procedura d’infrazione per il debito.
Netta anche la posizione sui minibot. “Credo di aver già risposto in passato a questa domanda, quando era stata sollevata la possibilità dei minibot. O sono valuta, e quindi sono illegali, o sono debito, e fanno salire lo stock (del debito, ndr). Non credo ci sia una terza possibilità“. Peraltro, aggiunge, “la lettura che le persone e i mercati danno di questi minibot non sembra essere molto positiva”.
Sul piano più generale, la Banca centrale europea ha alzato la sua stima per la crescita dell’Eurozona nel 2019 a 1,2% (da 1,1% di marzo), tagliando invece il 2020 a 1,4% da 1,6%. Per il 2021 la Bce si aspetta una crescita dell’1,4%, contro il +1,5% atteso lo scorso marzo. I rischi, puntualizza Draghi, “rimangono “al ribasso”.
Il consiglio direttivo della Bce, evidenzia il numero uno dell’Eurotower, “è determinato, guardando in avanti, ad agire nel caso di situazioni avverse ed è pronto a mettere mano a tutti i suoi strumenti nella misura necessaria”. Questo, considerando che le vulnerabilità nei mercati emergenti, i fattori geopolitici e la minaccia del protezionismo “hanno lasciato il segno” sulla fiducia. “Diversi membri hanno sollevato la possibilità di ulteriori tagli dei tassi, altri di una ripresa del programma di acquisto titoli (il Qe, ndr), o di un’ulteriore estensione della forward guidance” che attualmente prevede tassi fermi fino al primo semestre 2020.
