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Fondazione Tim, più inclusione nei musei grazie alla tecnologia

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Includere, abbattendo gli ostacoli all’accesso, e diffondere l’arte grazie alla tecnologia. Nell’ottica di una cultura senza barriere, Fondazione Tim lancia il bando “L’arte che accoglie: inclusione nei musei attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative”, finalizzato a individuare un modello di tecnologie inclusive ispirato ai principi del “design for all”, da diffondere nei musei italiani per consentire un abbattimento significativo degli ostacoli alle persone con difficoltà percettive e sensoriali, in specifico a quelle con disabilità congiunta della vista e dell’udito.

Fondazione Tim

La straordinaria ricchezza artistica italiana necessita infatti di un altrettanto qualificata offerta in termini di accessibilità. Fondazione Tim – attenta da anni alle esigenze delle persone con bisogni speciali – ha deciso con questo bando di contribuire alla valorizzazione del patrimonio artistico e a massimizzarne la fruizione attraverso nuove modalità per una esperienza sensoriale alternativa per chiunque frequenti un museo.

Un modello tecnologico replicabile da diffondere su scala nazionale nei musei, al fine di garantire la fruibilità delle opere d’arte da parte di tutti i visitatori.

In particolare “L’arte che accoglie: inclusione nei musei attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative” è dedicato alle persone con difficoltà percettive e sensoriali, in specifico a quelle con disabilità congiunta della vista e dell’udito accompagnata da ritardo mentale o deficit motori. In particolare persone sorde, cieche (parziali o totali), sordocieche, sordomute e pluriminorate psicosensoriali.

L’obiettivo del bando è trovare soluzioni per persone con una disabilità che comporta una serie di limitazioni nella capacità di comunicare, nell’autonomia personale e nell’apprendimento, oltre a gravi difficoltà anche nella percezione dell’ambiente circostante e nelle relazioni interpersonali.

Il bando, destinato a soggetti pubblici e privati, senza finalità di lucro, è indirizzato a stimolare progetti che utilizzino le tecnologie più innovative quali, ad esempio: algoritmi di intelligenza artificiale, esperienze immersive, stampa 3D, vocal search/sistemi vocali, augmented e virtual reality, percorsi multisensoriali tattili. Le soluzioni dovranno essere sviluppate con approcci e tecnologie realmente replicabili e scalabili (in logica open source).

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