Cerca
Close this search box.

Consumatori ‘scoraggiati’: fiducia ai minimi da 2 anni

Un clima generale di sfiducia aleggia tra i consumatori, ma anche tra le imprese: l’Istat, infatti, ha stimato una flessione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori da 111,6 a 109,6, il livello più basso da luglio 2017. Stessa dinamica negativa anche per le imprese, dove l’indice è sceso da 100,2 a 99,3. Questa l’aria che si respira in Italia a giugno, un decrescendo che ha colpito il Paese su tutti i fronti.

Tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori – scrive l’Istat – sono in calo, seppur con intensità diverse: il clima economico e quello futuro registrano una diminuzione più marcata mentre la flessione è più contenuta per il clima personale e per quello corrente. Il clima economico passa da 125,5 a 120,9, il clima futuro diminuisce da 115,6 a 112,3, il clima personale flette da 107,4 a 105,6 e il clima corrente scende da 109,6 a 107,6.

Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia registra una flessione nel comparto manifatturiero e, soprattutto, nelle costruzioni (l’indice cala, rispettivamente, da 101,9 a 100,8 e da 144,3 a 140,9); nei servizi l’indice registra una diminuzione più contenuta (da 99,3 a 98,9) mentre nel commercio al dettaglio sale da 102,7 a 104,7. Nell’industria manifatturiera si rileva un peggioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle attese sulla produzione; il saldo relativo alle scorte di magazzino è in aumento. Nelle costruzioni la dinamica negativa dell’indice è trainata dal deciso ridimensionamento delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda a cui si unisce un peggioramento dei giudizi sugli ordini. Nei servizi, si segnala il peggioramento dei giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari. Nel commercio al dettaglio, l’incremento dell’indice è dovuto al miglioramento dei giudizi e, soprattutto, a quello delle attese sulle vendite, diffuso sia alla grande distribuzione sia a quella tradizionale. Il saldo dei giudizi sul livello delle giacenze diminuisce.

Per le imprese – scrive l’Istat nel commento – “il livello destagionalizzato dei climi di fiducia di giugno è comunque di poco superiore alla media dei primi cinque mesi dell’anno, mentre per i consumatori si rileva un differenziale negativo di oltre due punti, con il clima economico ed il clima futuro in deciso peggioramento. La flessione della fiducia dei consumatori rispetto a maggio si caratterizza per un marcato peggioramento delle opinioni sulla situazione economica del Paese e sulle prospettive della disoccupazione. Per quanto riguarda le imprese, si osserva un miglioramento solo per il settore del commercio al dettaglio, mentre cala in modo particolarmente marcato la fiducia nel settore delle costruzioni e torna a scendere anche la fiducia del settore manifatturiero”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.