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La scelta di una cover story per un mensile è un passaggio importante. Quasi sempre è accompagnato da discussioni, ipotesi, congetture. Anche perché le nostre aspettative sono alte: deve funzionare, deve essere rappresentativa, deve trainare il resto dei contenuti. Quando la scelta è fatta, in genere, arrivano puntuali i dubbi. Sarà efficace? Sarà apprezzata? Sarà, insomma, la scelta giusta? E capita anche che, alcune volte, alle domande abituali si sommino i rischi legati alla variabile tempo. Reggerà fino a quando saremo in edicola? Quasi sempre, questa, è la domanda decisiva. Quella che determina la decisione finale.

Questa volta, abbiamo fatto una scelta che merita di essere spiegata. La fusione tra Fca e Renault, mentre leggete questo numero di Fortune Italia, potrebbe essere stata già formalizzata, ufficializzata e ampiamente commentata. Oppure, al contrario, le parti che non hanno mai smesso di parlarsi potrebbero essere ancora al lavoro per trovare un accordo. In ogni caso, c’è un passaggio chiave, quello della notte fra il 5 e il 6 giugno scorso, che resterà uno snodo fondamentale nella storia dell’industria dell’auto. Per questo, abbiamo scelto di raccontare quella notte, come e perché è maturata la decisione di Fca di ritirare la sua offerta su Renault, come hanno inciso i rapporti con la politica e la nuova leadership di John Elkann. Tutti elementi che avranno un peso rilevante anche in futuro, a prescindere dagli sviluppi successivi.

Il consolidamento tra le grandi case automobilistiche è uno degli aspetti della trasformazione in atto nel mondo dell’auto. Ci occupiamo anche di come cambia il marketing, con Jaguar Land Rover, della mobilità elettrica, delle diverse modalità di sharing e del contributo che possono dare le utility e la blockchain. Allarghiamo poi lo sguardo al fenomeno dei monopattini. Restando ai trasporti, approfondiamo la situazione di Alitalia, all’ultima chiamata, la liberalizzazione delle ferrovie in Europa dal 2020, le potenzialità dell’Italia come hub della logistica internazionale.

Che l’Italia non sia esattamente un Paese per giovani lo dicono i dati, pessimi, e le analisi che li accompagnano. Eppure, l’universo under 40 è pieno di talento e di storie da raccontare. Lo facciamo selezionandone quaranta, senza l’intenzione di fare una classifica ma con l’obiettivo di segnalare profili significativi, noti e meno noti. Ne abbiamo scelti dieci per ogni categoria: manager, startupper, influencer, ricercatori.

Uno dei talk del nostro format Most Powerful Women ha approfondito il tema della leadership al femminile. Sul gender gap si sono confrontate, tra gli altri, Monica Parrella, direttrice delle risorse umane del Mef, Alessandra Perrazzelli, vice dg di Bankitalia, e Anna Genovese, commissario Consob.

Della redazione americana pubblichiamo due inchieste significative. Una sui problemi interni di Google, alle prese con la gestione di tensioni nel personale, tra accuse di molestie, scioperi e proteste di varia natura. L’altra è la storia di un fallimento che ha molto da insegnare, quello di Sears, dopo settant’anni di autodistruzione.

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