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Visco, banche italiane in ritardo sul Fintech

Troppo lente. Nella corsa globale allo sviluppo tecnologico le banche italiane arrancano. Così il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco sollecita gli Istituti di credito italiani ad attivarsi sul fronte del Fintech. Un ramo in cui “la risposta delle banche non sta avvenendo con la necessaria rapidità” nonostante “l’utilizzo delle tecnologie più complesse (fintech)” stiano ” trasformando la struttura stessa dell’industria finanziaria”.

Un messaggio chiaro, quello del numero uno di via Nazionale, che parla di un ritardo allargato a tutti i settori, una rivoluzione a cui l’Italia fatica a stare dietro. “Nei 25 anni che hanno preceduto la crisi, gli investimenti nelle nuove tecnologie sono stati modesti e le imprese hanno innovato in misura insufficiente” anche a causa della maggiore presenza delle Pmi.

“Il ritardo si estende al settore finanziario” aggiunge. “Anche in questo caso è bene dare conto dei progressi. Oggi tutte le banche italiane stanno ampliando l’offerta online dei servizi tradizionali; tutte permettono di effettuare pagamenti, in molti casi anche di piccola entità, con dispositivi mobili; oltre la metà colloca prodotti di risparmio mediante canali digitali; è contenuto, ma in crescita chi offre finanziamenti alle famiglie attraverso portali”. Ma sul Fintech non ci siamo.

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