NF24
Cerca
Close this search box.

E-payment: Facebook lancia Pay. E Google punta su Cache

Facebook debutta ufficialmente nel mondo dei pagamenti digitali. Chi socializza su Fb, interagisce su Messanger, immortala contenuti da postare su Instagram o utilizza WhatsApp per messaggiarsi in tempo reale, ora ha a disposizione un nuovo tool. Si chiama Pay, è destinato a tutti gli utenti che navigano nell’ecosistema della società guidata da Mark Zuckerberg, e “offrirà alle persone un’esperienza di pagamento comoda, sicura e coerente” tra tutte le applicazioni, garantisce la società. Facebook Pay debutterà questa settimana negli Stati Uniti, per poi diffondersi in altri Paesi, potrà essere utilizzato per fare acquisti, effettuare donazioni o trasferire denaro.

“Facebook Pay si basa su infrastrutture finanziarie e su partnership già esistenti ed è separato dal portafoglio Calibra che si appoggerà al network Libra”, precisa la società. Il servizio supporterà la maggior parte delle principali carte di credito e debito, anche PayPal. Per utilizzare Facebook Pay, sarà necessario aggiungere il metodo di pagamento dalle impostazioni dell’applicazione oppure sceglierlo quando si effettua un pagamento. “Gli utenti già usano i pagamenti sulle nostre app per fare acquisti, fare donazioni per una causa oppure mandare denaro. Facebook Pay renderà più semplici queste transazioni, mentre continuerà a mantenere le informazioni di pagamento sicure e protette”, spiega in un post ufficiale Deborah Liu, vice presidente marketplace and commerce di Facebook, sottolineando che i numeri di carta e conto bancario verranno archiviati e crittografati in modo sicuro.

Continua così il tortuoso viaggio dei colossi del tech nel mondo dei pagamenti digitali. E dopo la carta di credito di Apple e le iniziative di Fb, ci sono i conti correnti di Google. Mountain View punta ai servizi finanziari confermando il crescente interesse della Silicon Valley per un’area che, fino a poco tempo fa, era di stretta competenza di Wall Street. Il progetto a cui Google lavora si chiama ‘Cache‘ e dovrebbe essere lanciato il prossimo anno, rendendo disponibili conti correnti per i consumatori in collaborazione con Citigroup e una cooperativa di credito dell’università di Stanford.

“Il nostro approccio è quello di partnership strette con le banche e le istituzioni finanziarie. Potrebbe trattarsi di una strada un pò più lunga” di altre alternative disponibili, ma si tratta della “più sostenibile”, dice il manager di Google Caesar Sengupta in un’intervista al Wall Street Journal. Rispetto alle rivali Google sembra puntare basso: i conti corrente sono un prodotto simile a una commodity, che i consumatori non cambiano spesso. Ma rappresentano un ‘tesoro’ sul fronte dei dati perché in grado di mostrare quanto i consumatori spendono, dove acquistano e quali bollette pagano.

Per Google, così come per gli altri colossi della Silicon Valley, la strada comunque non è in discesa: devono convincere il pubblico scettico a potersi fidare della gestione dei loro dati e delle loro finanze. Un compito non facile come dimostra il caso Facebook dopo gli scandali sulla privacy. Anche per Mountain View non sarà facile: secondo indiscrezioni, la società è di recente finita sotto indagine per la collaborazione con il secondo operatore sanitario americano, Ascension, per la raccolta di dati di milioni di pazienti ignari.

A questo si aggiunge – mette in evidenza il Wall Street Journal – l’inchiesta per accertare eventuali vantaggi competitivi ottenuti da Google con i dati raccolti tramite il suo motore di ricerca, il suo speaker e i servizi email. Non è la prima che Google flirta con i servizi finanziari. Nel 2011 aveva lanciato Google Wallet, dove i consumatori potevano parcheggiare elettronicamente le loro esistenti carte di credito. Un’iniziativa che non ha avuto un grande successo fino al lancio di Google Pay che, come Apple Pay, consente di pagare dal proprio smartphone per gli acquisti online e offline. Google Pay, che conta decine di milioni di utenti nel mondo, sarà la porta di accesso al proprio conto corrente. Il potenziale quindi anche per Citigroup è enorme.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.