La startup fintech bunq sta per lanciare una nuova carta metallica chiamata “Green Card” che ha la caratteristica di offrire un “cashback” molto speciale: la società si è impegnata a piantare un albero ogni qual volta un suo utente spende 100 euro.
La startup è stata fondata nel 2012 da Ali Niknam, classe1981, canadese di origini iraniane. Si definisce “Bank of the Free”, ed ha già una carta per i pagamenti nota per la suo rivestimento arcobaleno. La fintech ha sposato la causa ambientalista in ogni forma. La nuova Green Card, metallica, scade dopo 6 anni, ed è costituita da materiali riciclabili. Gira su circuito Mastercard, non ha costi extra dall’estero, e si può usare come una carta di debito associata al proprio conto bunq (oppure a un altro conto bancario già esistente).
Per ogni spesa da almeno 100 euro, la startup dona un albero all’Eden Reforestation Projects, una organizzazione non-profit che aiuta lo sviluppo sostenibile in località in estrema povertà, combattendo la deforestazione, che causa l’estinzione degli animali, l’aumento dell’inquinamento e la migrazione coatta. Nello specifico, la startup ha scelto di piantare alberi in Madagascar: “L’isola ha subito una delle più grandi perdite di foreste sul pianeta, con oltre il 90% delle foreste originarie del Madagascar andate distrutte. – spiega bunq – Questo ha avuto un impatto reale per l’ecosistema dell’isola, unico al mondo, in quanto il 75% delle specie che vivono lì non si trovano da nessun altra parte”.
Ogni utente può controllare tramite l’app di bunq il suo impatto, con una “foresta virtuale” che crescerà nell’app: “Crediamo che dovrebbe essere facile per le persone avere un impatto positivo sull’ambiente. Per questo abbiamo reso facile la possibilità di piantare nuovi alberi” scrivono sul sito. La “Green Card” avrà un costo di 99 euro all’anno.
