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Pagamenti digitali, a Intesa Sanpaolo il 9,9% di Nexi

Stretta di mano strategica tra Intesa Sanpaolo e Nexi. L’Istituto bancario entra nell’azienda italiana che offre servizi e infrastrutture per il pagamento digitale con una quota pari al 9,9% del capitale. Un accordo che prevede, in particolare, il trasferimento a Nexi del ramo aziendale di Intesa Sanpaolo per l’attività di acquiring attualmente svolta nei confronti di oltre 380.000 punti vendita.

Intesa Sanpaolo manterrà la forza vendita dedicata all’acquisizione di nuovi clienti. Il trasferimento del ramo aziendale avverrà tramite conferimento a una controllata di Nexi per un valore pari a 1.000 mln di euro. Intesa Sanpaolo venderà a Nexi, per un corrispondente corrispettivo in denaro, le azioni ricevute a fronte del conferimento e, con parte di tale corrispettivo, acquisterà poi da Mercury Uk HoldCo Limited, socio di riferimento di Nexi, azioni di quest’ultima per un ammontare di 653 mln di euro, pari a una quota di partecipazione di Intesa Sanpaolo nel capitale sociale di Nexi del 9,9%.

L’operazione permette a Intesa Sanpaolo di valorizzare adeguatamente, tramite il conferimento del proprio ramo d’azienda, l’attività di “acquiring – è scritto in una nota – oggi svolta internamente, anche a fronte delle crescenti esigenze di investimenti e delle economie di scala necessarie per operare efficientemente nel settore in un contesto competitivo di dimensioni internazionali, mantenendo una quota di partecipazione alle significative prospettive di crescita dell’attività stessa”. Nel 2018, all’attività oggetto di conferimento erano riconducibili proventi operativi netti per circa 74 mln di euro, un risultato della gestione operativa di circa 72 mln e un utile netto di circa 48 mln.

L’accordo porterà al conto economico consolidato del Gruppo bancario una plusvalenza di 900 mln di euro. Il perfezionamento dell’operazione è atteso per il prossimo anno ed è subordinato all’ottenimento delle consuete autorizzazioni da parte delle autorità competenti. Al termine del perfezionamento è prevista una plusvalenza netta nell’ordine dei 900 mln di euro per il conto economico consolidato del gruppo Intesa Sanpaolo nel 2020, che potrebbe “non riflettersi – è scritto nella nota – interamente sull’utile netto se nel corso del prossimo anno dovessero essere individuate allocazioni idonee al rafforzamento della redditività sostenibile”.

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