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Jack Ma dona 13 milioni per un vaccino contro il coronavirus

Jack Ma, il founder dell’Amazon cinese, Alibaba, nonché l’uomo più ricco della Cina, ha donato 100 milioni di yuan – che corrispondono circa a 13 milioni di euro – per lo sviluppo di un vaccino che possa contrastare l’epidemia di coronavirus che si sta diffondendo in Cina, a partire dalla città di Wuhan. Di questi, circa 5,8 milioni di euro sono stati devoluti a due organizzazioni di ricerca governative cinesi, la Chinese Academy of Sciences e la Chinese Academy of Engineering. Le donazioni sono state fatte attraverso la Fondazione Jack Ma. “Sappiamo che per gli scienziati è una corsa contro il tempo, che non sarà un compito facile quello che va dalla ricerca alla produzione, all’impiego di un vaccino” ha detto il miliardario cinese.

Oltre alle donazioni, il gruppo Alibaba ha annunciato che metterà a disposizione degli enti pubblici di ricerca le tecnologie di intelligenza artificiale di cui è in possesso l’azienda per lo sviluppo del vaccino. La donazione segue l’annuncio di qualche giorno fa, da parte di Alibaba, di aver creato un fondo speciale da un miliardo di yuan (144 milioni di dollari) dedicato all’acquisto di forniture di materiale sanitario per le province di Wuhan e Hubei, da dove l’epidemia si è diffusa, e un altro fondo da 500 milioni per l’assicurazione degli operatori sanitari in prima linea contro il virus, stando a quello che riporta l’agenzia Xinhua.

Alibaba non è la sola azienda cinese ad aver donato fondi a favore della ricerca per curare il coronavirus: anche Huawai, Tencent e Baidu e ByteDance (che possiede il social TikTok) avrebbero contribuito alla raccolta fondi. Anche se molti scienziati cinesi e americani sono al lavoro per trovare un vaccino, molti concordano che ci vorrà sicuramente almeno un anno prima di renderlo disponibile.

Il coronavirus è un tipo di virus che causa febbre in animali e persone, e si trasmette per via aerea: si chiama così per la forma del virus, che ha delle punte in testa che ricordano una corona. Non era stato mai osservato in questa forma e il suo nome specifico è 2019-nCoV. Prima di questo virus, erano conosciuti solo 6 diversi coronavirus in grado di infettare gli uomini. Quattro di essi causano influenze di tipo normale, mentre dal 2002 si è registrata l’emergenza di due nuovi coronavirus che possono infettare gli umani, con conseguenze più gravi. Si tratta della sindrome Sars (Severe acute respiratory syndrome) e la sindrome Mers (Middle East respiratory syndrome).

Almeno 132 persone sono morte finora per il Coronavirus, oltre 6.000 sono i casi di persone infette in Cina e più di 80 al di fuori dal Paese. Tuttavia, secondo gli esperti, il vero numero di persone che avrebbero contratto il virus sarebbe molto molto più alto. Il tasso di mortalità è di due casi su 100.

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