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Tutti i soldi che fa girare il Super Bowl

L’esibizione di Shakira e Jennifer Lopez. L’omaggio a Kobe Bryant. E anche una partita che vale il campionato nazionale di football. La 54esima edizione del Super Bowl, l’evento sportivo dell’anno, si avvicina e gli americani come sempre sono pronti a spalancare il portafogli. Biglietti, voli aerei, feste extralusso: per un paio di ore, tra partita e l’intervallo, si spenderanno da migliaia di dollari.

Stab Hub fissa a quota settemila dollari il costo medio di un tagliando sul mercato secondario per un posto all’Hard Rock Stadium di Miami, che nell’estate di due anni fa ha ospitato oltre 100 mila spettatori per un’amichevole tra Real Madrid e Barcellona. Ma negli Stati Uniti il soccer non è ancora il football, quindi tagliandi a ruba e così i voli (costo medio andata e ritorno circa 353 dollari) per raggiungere la Florida da ogni angolo del Paese, con qualche dollaro in più per chi parte da Kansas City o San Francisco. Ma il delirio da Super Bowl produce anche affari a svariate cifre per colossi come Walmart, che ha piazzato sul mercato un televisore 55 pollici con immagini a 4K ad appena 300 dollari, contando sul flusso di ordinativi per chi si gode la gara dal salone di casa.

In generale, stima Business Insider, il costo medio per un viaggio lampo a Miami per la partita, tra albergo, cibo, gara, ammonta a seimila dollari, scegliendo ovviamente le soluzioni meno costose. Senza contare l’equipaggiamento, felpe, giacche, pantaloni griffati Super Bowl Nfl Experience, si parte dai 300 dollari. E poi c’è l’extralusso, come la suite da 421 mila dollari, tasse escluse, per godersi corse e touchdown da un osservatorio privilegiato all’Hard Rock Stadium. Ci sono anche le feste, tra cui quella di Shaquille O’Neal, ex star dei Los Angeles Lakers, che ospiterà un evento, Shaq’s Fun House (incasso per le vittime della tragedia aerea che ha portato alla morte di Kobe Bryant e anche per la Fondazione che porta il nome della moglie di Kobe, Vanessa) con show di Pitbull, Diddy, 350 dollari a tagliando.

Insomma, l’offerta è varia e l’attesa cresce anche per gli spot pubblicitari d’avvicinamento al Superbowl che hanno richiamato un pacchetto di star: da Usain Bolt al campione di wrestling John Cena, al presentatore Jimmy Fallon. E un contributo alle finanze del Super Bowl è arrivato anche dalla politica americana. Donald Trump ha investito circa dieci milioni di dollari per un paio di spot da mandare in onda su Fox Sports durante gli intervalli della partita tra Chiefs e 49ers, un messaggio elettorale per la campagna presidenziale, prima assoluta a livello nazionale, già registrato, in cui il tycoon racconta della crescita dei salari, dell’aumento dei posti di lavoro, anche per ispanici e afroamericani. E ha investito dieci milioni in un minispot da 60 secondi anche Michael Bloomberg, candidato per le primarie democratiche e più volte in dissenso con Trump, con un focus sul controllo delle armi.

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